Pagina 1 - Il Tassello

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Siamo abituati a vedere sfilate di moda stravaganti nelle passe-
relle di Roma o di Milano o a vedere novità di tutti i tipi che appaiono
dagli schermi dei nostri televisori. Abbiamo orecchie avvezze a sentire
di tutto sulle ultime trovate a proposito del Natale, di quello che si vor-
rebbe togliere e di quello che si vorrebbe introdurre di nuovo. Il colpi-
re, l’esagerare, “spararla più grossa” sembra una norma del nostro
tempo che ci fa dire quanto “non abbia fondo la stranezza umana” e
quindi quante bizzarrie potrebbero capitare.
Non dovremmo avere nessuna paura, noi cultori di quel divino che diventa umano;
non dovremmo prendercela troppo sapendo come le mode passano velocemente; non
dovremmo credere di essere degli eterni accerchiati da una mentalità laicista che sem-
bra voler ribaltare tutto.
La forza della presenza in noi di Dio, che si evidenzia nel Natale, è sufficiente per
non farci prendere dal panico o cadere in depressione. C’è bisogno semplicemente di
guardare nelle nostre capanne e notare che c’è più forza nel piccolo che nel potente,
c’è più serenità in un bambino che nell’ultimo articolo di fondo di un giornale, c’è più
gioia in una mangiatoia che nella frenesia di avere. Ci crediamo sì o no al Natale o ci
accontentiamo di una semplice atmosfera creata dal panettone o da un po’ di musica?
Detto questo: che sia Natale per tutti!!!
D
ON
N
ORBERTO
,
SUOR
A
NGELA
,
DON
S
TEFANO
Parrocchia Santa Maria Regina, Busto Arsizio - 17 dicembre 2006 - Anno IX - N. 3
Pagina WEB: www.santamariaregina.it
info@santamariaregina.it
Ci sono alcune cose che lasciano il se-
gno. Capita di fare esperienze che riman-
gono fisse nella mente o incontrare delle
persone che imprimono in noi una vistosa
impronta. Spesso sono cose che avvengono
per quello che noi scegliamo di fare, ma il
più delle volte sono incontri che accadono
quasi per caso, senza nessuna attesa. Il
grande numero di queste esperienze con-
tribuisce a creare un patrimonio vasto che
non si riesce neppure a calcolare, diversa-
mente da quello che facciamo con i nostri
soldi o i beni immobili.
Con il passare del
tempo poi si arriva a
semplificare, precisan-
do quelle poche cose
che sono state decisive:
un
innamoramento,
una persona, una esperienza. Tante cose
sono successe, ma poche sono quelle che
scriveremo nel nostro testamento spiritua-
le, proprio per un percorso di semplifica-
zione che la vita ci obbliga a fare.
Seppellisco molti scrittori in scatoloni
che poi porto in cantina: il mio cuore si sempli-
LASCIARE IL SEGNO