Pagina 4 - Il Tassello

Versione HTML di base

4
sua essenzialità fa molto Natale. E’ lì dal Na-
tale scorso, ma poco importa, è un dono ricevu-
to abbinato ad una solida ed artistica predella,
che agevola la salita sul lettino delle visite,
quindi una volta tolta la polvere eccolo restitui-
to al suo vecchio splendore ed al suo sempre
attualissimo significato.
Lo guardano tutti quelli che entrano in
ambulatorio, sia pazienti che informatori scien-
tifici, è piccolo, ma come Gesù bambino, lascia
il segno, insomma non lascia indifferenti, infat-
ti c’è chi ti fa gli auguri con un cuore più since-
ro, sono sensazioni che ti senti risuonare den-
tro. C’è chi fa dei propositi di cambiamento di
abitudini di vita, che suonano di impegno as-
sunto in tutta onestà; qualcuno comincia a cam-
biare, forse è solo una timida partenza, non è in
realtà che l’inizio di un lungo cammino, sicura-
mente nuovo: che per dirla con Arturo Paoli
“camminando s’apre cammino”.
Anche più volte il mio sguardo cade ine-
vitabilmente su quel minuscolo presepe, così
puntuale nel ricordarmi che ”O è Natale tutti i
giorni o non è Natale mai”, cioè evidenziando
che, soprattutto per me che sono medico, la Na-
tività va protetta e dignitosamente aiutata a ri-
manere viva anche nel momento della morte.
Auguri di un sereno Natale!
D
OC
S
ANDRO
SOSTENTAMENTO DEL CLERO
Oltre all’8x1000 per la Chiesa cattolica i cui proventi vanno a coprire i mantenimento
del clero in Italia e altre iniziative sociali, di carità e di recupero dei beni artistici, esiste
l’offerta specificatamente dedicata la sostentamento del clero, anch’essa deducibile dal
proprio reddito (fino alla cifra di € 1.032). Il bollettino predisposto a tale funzione può es-
sere ritirato in chiesa.
DALLA CARROZZINA DI MATTEO
Settimana scorsa, guardando i soliti TG
del mezzogiorno e mezzo, una notizia ha desta-
to un po' di scalpore: alcuni gran-
di supermercati non avevano messo in vendita
le statuette del presepe, simbolo dal Natale dal-
l'inizio dei tempi. "Il presepe quest'anno non è
di moda" questo quello che più o meno tutti i
giornalisti riportavano nei loro servizi.
A parte il fatto che la notizia è vera fino
ad un certo punto, perchè le statuette ci sono
quasi dappertutto, fa comunque riflettere il fat-
to che la più grande delle tradizioni natalizie
assieme all'albero stia venendo snobbata dai
grandi magazzini, che preferiscono sbattere
sulle scansie i giocattoli e i pacchi regalo, che,
evidentemente, danno loro un tornaconto mag-
giore. Quindi niente presepe nei supermercati,
ma sono certo che le persone il presepe non lo
scorderanno mai...
La preparazione del presepe è sempre un
momento di felicità per i più piccoli, e inoltre,
se non viene preso come un'altra delle seccatu-
re da fare, è un momento un po' diverso anche
per gli adulti, cui viene in
mente quando erano loro i pic-
coli che volevano il presepe....
E’ il tipico esempio della tra-
dizione che si tramanda nelle
famiglie e, come tutte le tradi-
zioni, non può certo essere di-
menticata solo perchè i super-
mercati non te la vogliono
vendere...
Oltretutto. il presepe è
ciò che meglio rappresenta quello che il Natale
veramente è, la nascita di un bambino speciale,
destinato a salvare l'umanità, avvenuta nella
più totale normalità, anzi forse un po' peggio
che nella normalità: è una fotografia del mo-
mento più importante nella storia dell'uomo, ed
il bello del presepe è che ognuno può mettere il
suo tocco personale in questa foto, per rendere
un po' più "suo" il Natale...
Penso che nessuno possa dimenticare una
cosa così bella o pensare che sia fuori moda…
M
ATTEO
T.
GIU’ LE MANI DAL PRESEPE...