Pagina 2 - Il Tassello

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VERSO LA MISSIONE PARROCCHIALE
Dal 3 all’11 novembre 2007
faremo quindi le Missioni parrocchia-
li aiutati dalla presenza dei frati minori della Provincia marchigiana.
Per prepararci a questo evento dello Spirito rilanciamo in quaresima
i gruppi di ascolto che sono partiti lo scorso anno.
Martedì 6 marzo
saranno convocati gli animatori dei gruppi per un
incontro di preparazione. Proponiamo nel mese di marzo due incontri. Puntando sul
giovedì sera verranno proposti
il 22 e il 29 marzo
Ognuno provi ad aderire ai gruppi già costituiti o iniziando un gruppo nuovo.
scere quello che è nascosto nei pensieri del-
le case, nel segreto degli affetti, negli ango-
li delle sofferenze, nei risvolti dei disagi?
Riconoscendo quindi una variegata
serie di punti di vista, non si può racchiu-
dere tutto dentro la semplificazione di una
risposta breve tipica dei ragazzi quando
chiedi loro: “Come è andata la giornata?”.
Cercando di non glissare la domanda, nello
stile degli uomini politici, posso avanzare
due riflessioni.
Trovo innanzitutto nella parrocchia
uno spiccato primato della vita interiore
che passa attraverso la cura della liturgia o
le iniziative che esprimono una priorità
della dimensione spirituale. Si cerca di da-
re l’opportunità, a chi lo desidera, di avvi-
cinarsi alla persona di Gesù attraverso un
linguaggio comprensibile.
Si percepisce in alcuni il risveglio di
una esperienza di fede, l’apertura a qualco-
sa che si era perduto nel tempo, la scoperta
di come sia bello stare dietro il Signore. So-
no cose che riconosci subito come opera
dello Spirito che lavora nel segreto delle
coscienze. Non sono cose che avvengono
su comando, come succede nell’organizza-
re i turni di lavoro, ma che capitano in for-
me e momenti che ci sfuggono.
Potrei quindi dire al “nostro” intervi-
statore: “La parrocchia va bene, perché cre-
a dignitosamente le condizioni di un incon-
tro con Gesù, di una esperienza di fede che
avviene grazie … alla Grazia”.
In secondo luogo registro una serie di
iniziative e di proposte che si compiono
nella parrocchia per la presenza di molte
persone disponibili con cui si riesce a fare
cose belle e utili. La parrocchia, che è sorta
e si va sviluppando sulla direttiva della via
Lonate e della via Samarate, si pone come
punto di riferimento di un quartiere sorto
“oltre il cimitero”. Per questo la nostra o-
pera si mischia con le componenti laiche e
civili tipiche di una città. Si può registrare
una certa stima nei nostri confronti che si
nota parlando con la gente o evidenziando
una buona risposta anche solo ai problemi
economici, pur senza chiedere soldi alle
famiglie. Da questo punto di vista la rispo-
sta diventa: “Bene, perché sono molte le
persone che ci sostengono”.
Non si possono nascondere comun-
que elementi di lentezza, di chiusura men-
tali, di ripiegamenti egoistici, di pettego-
lezzi, di poca accoglienza verso chi porta
delle novità, di cadute di stile. Ci si accorge
di essere dei recipienti delicati al cui inter-
no è stato riversato la ricchezza dell’amore
di Dio e la forza di una tradizione che ci
viene da duemila anni di cristianesimo.
Basterebbe riconoscere che siamo pro-
prio “de coccio”, sia nel senso della fragili-
tà ma anche nel senso della durezza di cuo-
re e così facendo accorgersi che Dio sa usa-
re bene i nostri cocci!
D
ON
N
ORBERTO