Pagina 1 - Il Tassello

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Anno X - N. 4
3 febbraio 2008
Parrocchia Santa Maria Regina, Busto Arsizio
Pagina WEB: www.santamariaregina.it
info@santamariaregina.it - tel. 0331 631690
Siamo al primo numero del Tassello nel 2008! La “Pasqua bassa” di quest’anno
non ci ha permesso di far uscire il Tassello nel mese di gennaio.
Siamo arrivati in fretta alla quaresima che è un periodo importante per ogni comu-
nità cristiana. E’ talmente essenziale la Pasqua che non si può arrivare a mangiare la
colomba o l’agnello senza passare attraverso sei settimane di purificazione, ossigenan-
do la nostra persona. Per chi non crede ovviamente non è importante la quaresima, for-
se perchè si ritiene che tutto l’anno è un po’ … quaresima.
Diremo anche una parola su ciò che si è fatto nelle prime settimane dell’anno: dal-
la nostra presenza nelle Marche ai vari incontri del “dopo Missione”. Il cantiere conti-
nua! Vicende politiche nazionali, tragedie del lavoro e problemi internazionali non ci
hanno permesso di festeggiare troppo il nuovo anno che è iniziato … come tutti gli anni
precedenti. Per fortuna che nella mente e nel cuore delle persone ci sono sempre desi-
deri e speranze che tengono vivo l’animo umano e ci impediscono di “tirare giù la sara-
cinesca”. Non viene mai meno quella linea di luce che è la speranza (direbbe il Papa:
“Nella Speranza siamo stati salvati”), quella sottile linea di luce che lascia intravedere
sempre qualche cosa oltre ogni buio.
Dopo un anno pieno di iniziative le-
gate al Quarantesimo, si ha quasi voglia di
cose semplici quasi a voler rallentare un
po’ il gioco. Come dire: benvenuto il Qua-
rantunesimo! Tanto sono importanti le ini-
ziative e le innovazioni che mettono in mo-
to idee ed energie, quanto è sospirato l’ar-
rivo di un po’ di tranquillità.
Cerchiamo tutti le novità per superare
quella “vita solita, vita scialba” che
una trasmissione televisiva ricor-
dava. Anche il mondo dell’infor-
mazione vive sulla stessa linea
quando cerca la notizia alzando il tono per
attivare nell’ascoltatore la voglia di cose
nuove o di novità clamorose dello stesso
fatto, rasentando spesso l’ossessione.
Ma dopo tanto movimento si desidera
anche il tono sommesso della normalità
che favorisce la sedimentazione. Lasciare
che le iniziative si calmino, favorisce la te-
nuta delle stesse nel futuro, così che
tutto diventi “tradizione”, entri cioè a
far parte della storia di un gruppo,
di una famiglia o di una comunità.
L’antica sapienza della
Chiesa, con i suoi ritmi
liturgici, fa un po’ da
scuola! Essa ripropone
ogni anno gli stessi riti e le stesse parole,
così che la vivacità della vita spirituale di
ogni persona, tra alti e bassi, trovi la sua
FAR DECANTARE