Pagina 14 - Il Tassello

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torno e penso che tutto quello che c’è sotto
questo tendone è pensato e finalizzato ad otte-
nere il massimo guadagno possibile. Ingegno-
so, e anche legittimo: il circo deve finanziarsi
coi proventi degli spettacoli, ma mi urta il mo-
do in cui si cerca di raggiungere questo scopo.
Mi accorgo che chi ha organizzato questo
spettacolo, ma più in generale quasi tutti coloro
che si rivolgono ad un pubblico di famiglie, ha
deciso di far leva sui tanti sensi di colpa che
attanagliano noi genitori. Dire no è difficile, ci
fa sembrare egoisti e cattivi, soprattutto se con-
tinui oggetti del desiderio passano davanti agli
occhi dei nostri bambini, e se la maggior parte
degli altri genitori si guarda bene dal negare
qualcosa ai propri figli.
Ecco, chi fa dell’infanzia il proprio affare
sa bene quanto noi genitori siamo fragili, di
quali sensi di colpa siamo vittime e di come
facciamo fatica a renderci impopolari agli oc-
chi dei nostri bambini. I motivi sono tanti: il
poco tempo che il lavoro ci lascia libero, la
stanchezza che ci fa stare con loro senza l’entu-
siasmo di cui avrebbero bisogno e diritto…
Abbiamo tanti rimorsi, e accontentare tutte le
loro richieste ci sembra il solo modo per risar-
cirli di quello che non abbiamo saputo dar loro.
Mi è capitato di comprare merendine con
la sorpresa (e di comprarne tre pacchetti, per
non far torto a nessuno), solo per vedere i volti
dei miei bambini illuminarsi nel riceverle, ma è
un attimo, e l’attimo dopo quegli oggetti tanto
desiderati giacciono dimenticati e inutili. A
volte penso che a spingerci a riempire di cose i
nostri figli sia una sorta di “horror vacui”, di
paura di quel vuoto inteso come tempo libero
da passare insieme a loro. Ma non c’è nulla da
riempire, e non c’è oggetto, neanche il più affa-
scinante, che valga più di un momento bello
passato insieme, di una complicità che si crea
attraverso il gioco, un piccolo lavoro condivi-
so, uno spazio dedicato all’ascolto… Lo spetta-
colo è finito e sono contenta. Non abbiamo la
foto con Minnie, né la bacchetta fluorescente,
ma qualcosa di più: il ricordo di un’emozione
che, sono sicura, conserveremo.
C
HIARA
SITUAZIONE ECONOMICA PARROCCHIALE 2007
SITUAZIONE PATRIMONIALE al 31/12/2007
disponibilità Cassa / Banca
€ 68.813,08
a dedurre : rimborsi prestiti annuali
€ 48.850,00 –
residuo fatture 2006 da saldare
€ 15.175,00 –
RESIDUO DISPONIBILITA’
€ 4.788,08
=============
SITUAZIONE ECONOMICA al 31/12/2007
entrate
interessi bancari (al netto delle spese di c/c)
€ 428,47
offerte S. Messe/servizi liturgici/intenzioni/cera votiva € 82.896,67
entrate per festa patronale/pellegrinaggi/circolo Acli
€ 12.837,41
offerte varie / oratorio / prestiti
€ 36.026,50
TOTALE ENTRATE
€ 133.189,05
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uscite
remunerazione parroco-altri sacerdoti-religiose
€ 13.855,00
imposte e tasse / uff.amministrativo diocesano
€ 713,00
assicurazioni / utenze / riscaldamento
€ 30.325,08
interventi su immobili (oratorio/battistero/varie)
€ 78.563,60
varie / libreria / stampa cattolica
€ 10.193,06
spese per il culto / Caritas
€ 19.952,40
TOTALE USCITE
€ 153.602,14
=============
## DISAVANZO DI GESTIONE (ENTRATE – USCITE) € 21.413,09-##