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Anno XI - N. 2
02 novembre 2008
Parrocchia Santa Maria Regina, Busto Arsizio
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“Ho visto in tanti, tantissimi Sacerdoti, la contentezza di essere preti, una gioia nel-
l’intimo e una gratitudine a Dio per il dono del Sacerdozio, un grande amore per la pro-
pria gente, la resistenza nelle prove e una speranza che sono chiaramente dono dello
Spirito”.
Queste belle parole del Cardinal Martini sono il saluto e l’augurio che la comunità
rivolge a Te caro don Attilio nel giorno in cui vieni nominato nostro Pastore.
Noi ti accogliamo con cuore aperto e animo disponibile, promettendoti di non lasciarti
solo nell’esercizio del tuo Ministero.
Desideriamo imparare a coltivare intensamente il nostro rapporto personale col
Signore; vogliamo con Te essere Chiesa in comunione col Vescovo e siamo pronti ad im-
pegnarci accanto a Te in maniera sempre attenta e creativa al servizio dei fratelli.
La presenza di Maria, nostra Madre, che stringe nel suo abbraccio la comunità
parrocchiale, possa rendere sempre più gioioso e fecondo il nostro cammino insieme.
Si, lo sappiamo, all’inizio sarà difficile, i cambiamenti sono sempre un trauma per
noi, come per tutti. Tuttavia sapremo sicuramente trovare dei punti d’incontro e sapre-
mo apprezzare sempre di più i tuoi metodi e le tue idee. Ti chiediamo solo di aver pa-
zienza e di accettarci così come siamo con i nostri pregi e i nostri difetti, ed insieme con
l’aiuto dello Spirito “cammineremo” e cresceremo insieme.
L
A
V
OCE DELLA
C
OMUNITÀ
La parrocchia ed io siamo nati quasi nello
stesso anno. Questione di pochi mesi e la ma-
gia del caso avrebbe generato una perfetta e
memorabile coincidenza. Probabilmente, vista
la consolidata tradizione di giovani parroci, sa-
rò l’unico pastore di Madonna Regina a poter
vantare un primato del genere. E ne vado già
fiero.
Se la nostra fosse una chiesa di antica
fondazione non ci penserei affatto, ma essendo
relativamente recente, so che ancora sono vivi
nella mente di molti i ri-
cordi degli inizi, la posa
della prima pietra, il can-
tiere aperto, la festa della
consacrazione dello
spazio sacro. All’e-
poca qui c’era solo
aperta campagna e
la carità geniale di
don Marco Brivio, che prima di tutti ha intravi-
sto il disegno di Dio per questa porzione di po-
polo ambrosiano. Il ricordo della storia della
comunità, prima di essere depositata nei docu-
menti degli archivi parrocchiali, è forte e pre-
sente nei cuori di tanti uomini e donne che so-
I FILI DELLA STORIA
“quel meraviglioso arazzo che è la
comunità cristiana, opera di Dio e storia degli uomini”