Pagina 2 - Il Tassello

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no memoria vivente della grazia degli inizi.
Ma a voler ben guardare, qui c’è qualcosa
di più del semplice ricordo, qui c’è il passaggio
della fede di generazione in generazione. In
questi anni l’opera di Dio ha realizzato nella
storia degli uomini e delle donne del quartiere
quella alleanza tra il divino e l’umano, che noi
chiamiamo
traditio fidei
. È la creazione straor-
dinaria di Dio. È l’amore che trova spazio nelle
pieghe della esistenza dell’uomo.
E mentre io passavo la mia beata fanciul-
lezza, altri hanno accompagnato le sorti di Ma-
donna Regina: Don Marco prima, seguito da
Don Valerio Sosio e poi don Giovanni Olgiati.
Allora non immaginavo ovviamente nulla di
ciò che sarebbe successo, e andavo solo cercan-
do di intuire e definire la mia vocazione, preso
dagli studi teologici e dai sogni giovanili.
Venne poi il momento di don Norberto
che succedeva a don Giovanni: io ero già prete
da qualche anno, a lavorare nelle parrocchie
della città di Milano alla scoperta di un mondo
nuovo nel quale ho vissuto sino ad oggi.
Nel 2008 i fili della storia di Madonna
Regina e i miei si intrecciano come se da tem-
po qualcuno li avesse ordinati perché formasse-
ro quel meraviglioso arazzo che è la comunità
cristiana, opera di Dio e storia degli uomini.
È con questa consapevolezza che mi in-
cammino con voi su questa nuova strada: porto
la certezza nel cuore che è Dio che nutre e cura
la sua chiesa come la sua propria carne; a noi il
compito e la gioia di far parte di questo incre-
dibile progetto e di renderlo apprezzabile anche
da chi guarda con qualche dubbio e a debita
distanza l’esperienza ecclesiale.
Faccio mie, quasi programma di vita, le
parole del salmo 37: “
Manifesta al Signore la
tua via, confida in lui: compirà la sua opera
”.
D
ON
A
TTILIO
IN QUESTO NUMERO
I fili della storia
Un abbraccio
L’antico e il nuovo
Qui c’è Dio
Semplicemente sognatori
Caro Federico di II F
Hanno detto...
Ritorni eccellenti
Liberi pensieri su una strana
fiaccola a due ruote
Gita a Venezia
Diversi come due gocce
d’acqua
Avvisi: tempo di Avvento
Desidero
ringraziarvi e con-
gratularmi con co-
loro che mi hanno
“fatto la festa”!! Vi dico
come ho vissuto queste
due giornate.
Mi sono trova-
to bene a pregare il
venerdì sera, davanti
alla Eucarestia. La
sistemazione del la
stessa chiesa, che
ricordava la pre-
senza dei giovani
di Taizé, mi ha
subito colpito e
favorito nel silen-
zio. Nei prece-
denti
distacchi
parrocchiali non avevo mai
espresso l’intenzione di racco-
gliere le persone attorno alla
preghiera: si vede che si cresce
e tante cose si modificano con
il tempo. Come vedete
anche i parroci pos-
sono migliorare!
Mi sono trova-
to bene, a mio agio,
nel clima della Messa,
vissuta all’insegna dello
stile “Messe sgessate delle
ore 10.30”. Ho percepito
un clima di affetto con
un chiaro stampo spi-
rituale, dove sen-
tivo l’azione dello
Spirito. Era come
se gli aspetti uma-
ni (il distacco, il
dispiacere della
partenza, le cono-
scenze delle per-
sone..) non fossero predomi-
nanti. Ci si lasciava, dopo anni
vissuti insieme, ma ci si salu-
tava da cristiani.
Ecco perché mi
sono sentito leg-
gero, anche se
riempito di tanto
“spirito divino”
UN ABBRACCIO
D
OMENICA
9
NOVEMBRE
- S. M
ESSA DELLE
10.30
I
NSEDIAMENTO UFFICIALE DI
D
ON
A
TTILIO
COME
P
ARROCO DELLA NOSTRA
COMUNITÀ
Riproponiamo qui sotto la lettera di ringraziamento
che Don Norberto ci ha inviato il mese scorso