Pagina 3 - Il Tassello

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Molti sono i passi del vangelo, dove Gesù
usa l’aggettivo “nuovo”, che spesso non viene
contrapposto a vecchio, ma ad antico. Se ti ca-
pita di ritrovare un documento di venti anni fa,
come può essere il tagliando dell’assicurazione
dell’auto che avevi allora o lo scontrino di una
spesa fatta nel negozio vicino a casa, lo farai
finire sicuramente nel cestino della carta, dopo
averlo ridotto a pezzetti. Ma se ti ritrovi tra le
mani un documento della prima guerra mondia-
le che riporta il nome del nonno che ora non
c’è più, senza pensarci due volte, lo conservi
con cura e commozione nella cartelletta dei ri-
cordi di famiglia.
Gesù non parla mai di ricordi: il Vangelo
infatti non è un diario che contiene i ricordi
della sua
vita. La
f o r z a
della sua
P a r o l a
sta nell’-
e s s e r e
una verità attuale, forte e chiara a chiunque la
legga in qualsiasi fase
della sua vita e in
qualsiasi periodo della
storia. E’ perciò paro-
la attuale e vera anche
oggi che viviamo nel
2008! E’ Parola di
Dio, non di uomo.
“Nessuno strappa un pezzo da un vestito
nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altri-
menti egli strappa il nuovo e la toppa presa dal
nuovo non si adatta al vecchio”. Questa imma-
gine di Gesù, che ci è già capitato tante volte di
ascoltare, la ritroviamo vera se osserviamo la
natura. Ogni anno tutto si risveglia con l’arrivo
della primavera, riappaiono sui rami le gemme,
i germogli, i fiori che vengono ricreati nuovi
ogni anno, non mettendo “una toppa” sulle fo-
glie, i fiori della stagione precedente, ma ricre-
andoli con le caratteristiche di quella pianta.
E che dire delle coppie di sposi che fe-
steggiano 30, 40, 50 anni di vita insieme. Il se-
greto è nel rinnovare ogni giorno il loro sì da-
vanti a Dio, altrimenti che noia sarebbe. Ma il
PENSIERI SULLA “KA” ROSSA
Bello il calore del canto,
della partecipazione delle per-
sone presenti, del ritmo della
liturgia che non si perdeva tra
tante parole. Pur nella emo-
zione che riuscivo a fatica a
contenere, ho vissuto un bel
momento di chiesa! In questo
modo, una volta finita la co-
munione, mi sono trovato be-
ne (visto il disagio che provo
nello stare troppo sotto i ri-
flettori) nell’accogliere i se-
gni e i doni che avevate pen-
sato di offrirmi. Un apprezza-
mento anche ai ragazzi e ai
BimbInCanto.
L’arrivo poi delle copertine
ricamate per il regalo dei bre-
viari è stato un momento pie-
no di commozione e di sor-
presa (più volte siete riusciti a
sorprendermi). Il significato
di questa richiesta che avevo
fatto rimane per me alto e pie-
no di futuro. Anche qui non
credo che tre anni fa avrei fat-
to la stessa richiesta! Degli
altri doni non posso che espri-
mere la mia gratitudine, sin-
cera! Una parola bella anche
sugli scritti (qui sono partite il
maggior numero di lacrime!)
del Tassello e sulla sua bellis-
sima edizione “stile Missio-
ne”!
Mi sono trovato bene man-
giando insieme nella forma
informale e semplice e questo
mi ha permesso di stringere
tante mani e abbracciare le
persone ricevendo e comuni-
cando affetto e simpatia. Que-
sta modalità che avete scelto
mi ha permesso di superare
ogni formalità e ritrovare le
giuste cose.
Sono ripartito con la macchi-
na piena delle ultime cose
ma… molto leggero. Come se
avessi lasciato in altre mani
tutto ciò che ormai non mi
appartiene più: la parrocchia,
le iniziative, il Tassello, il Ca-
techismo, i gruppi… Ho spe-
rimentato una sensazione di
distacco bello da ciò che non
mi appartiene più e che è giu-
sto che sia così. Ecco perché
mi sono sentito leggero, an-
che se riempito di tanto
“spirito divino”. E’ una ric-
chezza che mi permette di en-
trare bene in questa nuova
Comunità.
Complimenti a quanti hanno
lavorato per farmi una festa
“secondo la mia persona”:
vuol dire che tante cose belle
sono passate!!
Un abbraccio e una benedi-
zione fatta con il cuore!!
D
ON
N
ORBERTO
L’ANTICO E IL NUOVO
“se vinciamo la paura del
nuovo che ci viene incon-
tro e abbracciamo ciò
che ci è dato di vivere...”