Pagina 3 - Il Tassello

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ne”, sicuramente potremmo elencare un’infinità di
gesti, discorsi, pensieri, sentimenti che hanno arric-
chito e caratterizzato la nostra giornata. E magari il
criterio del “ti voglio bene” non ci ha permesso di
fermarci un attimo per riposare o guardare in tele-
visione il nostro programma preferito o andare al
centro commerciale per comprare le scarpe appena
arrivate per la nuova stagione.
Ma la croce cosa c’entra in tutto questo? Essere
messo in croce era una condizione che lo stesso
Gesù ha cercato fino all’ultimo di evitare. Ma la
richiesta di Gesù: “Padre, allontana da me questo
calice” non finisce così; Gesù infatti aggiunge “non
la mia, ma la tua volontà si compia”.
Se il metro di misura dell’amore sono io, i miei
sentimenti, i miei pensieri, sogni, posso stare certo
che presto tutto questo verrà impregnato di egoi-
smo, gelosia, sospetto, incomprensione…; perché
l’amore sia vero accanto all’ ‘io’ deve comparire
un ‘tu’. Allora non terrò conto solo dei miei senti-
menti, o i miei pensieri o i miei sogni, ma anche e
soprattutto dei TUOI pensieri, i TUOI sentimenti, i
TUOI sogni.
Nell’amore io e tu diventano un NOI. Così la croce
diventa “un giogo dolce e un carico leggero”. In
quel noi lo Spirito di Gesù Risorto è presente per
unire l’io e il tu in modo sempre più vero e profon-
do.
Allora sinonimo di amore per Dio è croce, ma il
suo amore eterno e infinito è gioia, vita, luce, pace,
risurrezione! Buona pasqua a tutti voi, carissimi.
S
UOR
C
RISTINA
Sì,
lo so non ti piace se ci fer-
miamo a parlare di te, ma oggi
lasciaci fare.
Sei stato un esempio per noi
con la tua professione, sempre
pronto ad aiutare anche fuori
dall'orario di lavoro.
Lavoro che per te iniziava all'alba e spesso
continuava anche molto dopo il tramonto.
Poi nel tuo impegno in parrocchia e nei gruppi
dove arrivavi a volte di corsa ma sempre pronto
a dare un aiuto.
Era bello ascoltarti quando ci spronavi a fare di
più, non ti accontentavi di leggere le notizie le
approfondivi e ci mettevi dentro la voglia di
conoscere sempre meglio.
Quante volte poi è capitato che si arrivava o-
spiti a casa tua.
La vostra casa è sempre stata aperta a tutti,
sempre rispettosa di tutti.
Gli altri sono sempre stati al primo posto, e an-
che le persone che ti cercavano erano tante.
Chi aveva bisogno del tuo aiuto, amici che era-
no partiti per terre lontane e che andavano in-
coraggiati, oppure chi magari passava anche
solo per un consiglio e si ritrovava a parlare
della sua vita sapendo che tu li ascoltavi, riu-
scivi a cogliere la bellezza nelle persone e nes-
suno di loro è mai andato via “a mani vuote".
La tua generosità, il tuo desiderio di migliorare
il mondo attorno a te, la tua sensibilità di fronte
alla sofferenza, la tua serenità non sono mai
mancati, nemmeno in questo periodo in cui sei
stato messo alla prova e, saggiato con il crogio-
lo, sei stato trovato degno...
Non ti sono mai piaciuti i complimenti ma cre-
do che fra tanti uno sia giusto per te oggi: sei
stato un amico che anche nei momenti di soffe-
renza è riuscito a farci vedere il volto DELL'A-
MICO.
Adesso che vedi il suo volto posso dire il mio
grazie. ciao Sandro
G
IUSY
All’amico Sandro Barbazza, che nella ru-
brica
La Borsa del Dottore
ha rese vive
queste pagine raccontando il suo quotidia-
no donarsi agli altri.
CIAO DOTTORE
Vogliamo ricordare il nostro amico Alessandro nella celebrazione eucaristica che si terrà
martedì 21 Aprile alle ore 20.30.
Siete tutti invitati!
Dopo la celebrazione si farà dono a chi lo vorrà della raccolta dei pensieri e riflessioni che, negli
anni, il “nostro dottore” ha regalato a tutti noi sulle pagine del Tassello.