Pagina 13 - Il Tassello

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festa è ...
Le persone in ogni parte del
mondo, nel corso dell’anno
celebrano delle giornate par-
ticolari in cui staccano dalle
abitudini quotidiane, i cosid-
detti giorni di festa: Natale,
Capodanno, Pasqua, feste di
liberazione, indipendenza e
chi più ne ha più ne metta.
Non tutte le feste hanno por-
tata mondiale o nazionale;
per esempio ogni città celebra
il giorno del suo santo patro-
no, nel quale i suoi abitanti
non vanno a scuola o al lavo-
ro, a patto che non lavorino
altrove, cosa non improbabi-
le. Stringendo ulteriormente
il campo ci sono le
varie feste parroc-
chiali, concentrate
perlopiù tra aprile
e giugno, per ovvie
ragioni climatiche.
Ma i motivi per
fare festa non finisco-
no certo qui, ce ne sono molti
altri, da 0 a 100 anni. Alcuni
sono sempre legati alla reli-
gione e alla Chiesa, dal batte-
simo al matrimonio (anche se
qualcuno ritiene antidiluviano
sposarsi in chiesa), altri sono
legati a eventi particolari della
propria vita, come il conse-
guimento del diploma o
della laurea, oppure il
classico dei classici,
il compleanno.
Anche lo sport
può essere un prete-
sto per festeggiare; le
scene di delirio collettivo
che si scatenarono dopo che
Grosso realizzò l’ultimo rigore
quella sera di tre anni fa ce le
ricordiamo tutti. Fare festa è
un ottimo modo per distrarsi
dai piccoli o grandi problemi
della vita.
Matteo
Una ragione per
festeggiare
La festa “originale”
Questa volta, il tema comune è la festa! In pri-
ma battuta, mi viene in mente la festa Patronale
proprio perché oramai siamo immersi, o som-
mersi, dai preparativi per il Palio.
Secondo pensiero la “festa a sorpresa”! Più
spesso è abbinabile a compleanni o anniversari,
ma a non tutti piace questo modo di fare onore
a quell’anno in più che se ne và, anche se questo
tipo di festeggiamento dovrebbe essere qualcosa
di piacevole e gioioso.
Forse perché si ha paura di invecchiare o forse
perché le sorprese, come tali, sono imprevedibili
e ci colgono impreparati costringendoci amettere
in luce le nostre reazioni. Certo, ci sono sorpre-
se belle o brutte che non mancano nella vita di
ognuno, ma oltre a queste ne ho scoperte altre…
come dire? “Originali”! La sorpresa di vivere “La
Festa”, che si manifesta in noi, non nella sua data
del calendario, ma in altri momenti dell’anno.
Come un Natale sentirlo al mese di febbraio o un
momento forte come la Pasqua in agosto.
Certi avvenimenti ed esperienze personali, in-
contri che si fanno, conducono a dei mutamenti
interiori e riescono a cambiare la naturalezza e
la nostra sensibilità. Sono due le direzione in cui
possono portare questi cambiamenti: all’allon-
tanamento se non si è capaci di interpretarli nel
modo più corretto, altrimenti, e probabilmente
dipende anche dal nostro modo “di essere”, pos-
sono far fiorire emozioni e maturare “intuizioni”.
Come se ci fosse “buio” e “nulla” prima, o un
venerdì santo che si prolunga nei giorni per poi
poter arrivare, in un altro tempo, a sentire la gioia
e la“ bellezza” della Pasqua.
Ma sono convinta che in qualunque caso “ i
passi del mio vagare” vengano davvero contati e
raccolti sul libro del cielo, specialmente quando
ci si trova in difficoltà, perché da lassù, la loro let-
tura verrà sempre fatta attraverso il cuore.
Antonella