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Un sacco bello
Accendendo il suo portatile, Cheddonna
vide che la casella di posta conteneva un
messaggio.
“Hai visto chi ho trovato su Facebook? Te
lo ricordi Losplendido? :) Lafulvia”.
“Non ci posso credere! Saranno…”
Cheddonna cominciò a calcolare mental-
mente quanti anni fossero trascorsi dalla
maturità., e, accortasi con disappunto che
il calcolo richiedeva più tempo di quanto
avrebbe desiderato, concluse, scrollando le
spalle:” Beh, è da qualche anno che non lo
vedo. Chissà come sarà cambiato! “
E,composto il nome del vecchio com-
pagno di scuola su “cerca amici”, si trovò
di fronte un’immagine ben nota, seppur
dimenticata da tanto tempo in un angolo
della memoria .
Losplendido, ormai quarantenne, era se
possibile ancora più bello di quanto Ched-
donna ricordasse.
Il suo volto, ora segnato da alcune imper-
cettibili rughe, era più vissuto ed espressivo
che mai, i capelli, lievemente brizzolati, gli
conferivano un fascino da Richard Gere
Il bello del liceo
della porta accanto che non lasciò insensi-
bile l’ammiratrice di un tempo.
“Ma è come Baglioni, che più invecchia
più diventa bello!” non poté fare a meno
di esclamare Cheddonna, quando Lafulvia
rispose al telefono.
“Sì, e pare che sia tornato single!” rivelò
Lafulvia, trionfante.
“Come fai a saperlo?” chiese Cheddonna,
incuriosita.
“ Ho incontrato la Cris, sai quella dell’ul-
timo banco? Mi ha detto che si è appena
separato dalla moglie…” bisbigliò Lafulvia,
come se qualcuno potesse sentirla.
“Devo lasciarti, ti chiamo domani!”tagliò
corto Cheddonna, tutta presa dalla nuova
scoperta., e inviò una richiesta di amicizia
all’indirizzo mail di Losplendido.
La mattina seguente, mentre controlla-
va la posta elettronica, Cheddonna ebbe
un sussulto, perché tra le mail ricevute ve
n’era una con un indirizzo sconosciuto, ma
eloquente al tempo stesso: Losplendido@
gmail.com., che diceva :
“Cara Cheddonna, che piacere sentirti!
Come stai? Perché non ci incontriamo per
un caffè e quattro chiacchiere?Domani alle
quattordici e trenta, al vecchio locale vicino
al liceo? Tuo Losplendido”.
Il giorno seguente, dopo aver trascor-
so l‘intera mattinata dal parrucchiere e
dall’estetista, Cheddonna sostò a lungo da-
vanti allo specchio della cabina armadio,
incerta sulla scelta della mise più adatta
all’occasione.
“Sexy-elegante? Noo, meglio qualcosa di
più semplice…” pensava, esaminando, uno
dopo l’altro, tutti i suoi abiti.
“Stile signora per bene? Ehm, no, mi
invecchia!Trendy-sportivo! Sì, ecco, mi ve-
stirò così” e Cheddonna, indossati un paio
di jeans e una maglietta che le erano costati
quanto una settimana alle Maldive e le sue
Prada nuove di zecca si avviò, non senza
un po’ di apprensione, all’appuntamento.