A
ppare ovvio indicare nell’eucarestia il nutrimento divino
di cui si ciba chi ama il Signore. Per ogni fedele dovrebbe
essere frutto della spontaneità spirituale cercare nel corpo
e nel sangue di Cristo la forza quotidiana che dia energia, vigore,
senso e orizzonte alla propria storia.
Il nutrimento eucaristico del cristiano, tuttavia, non compie
azioni magiche nella vita del credente creando dal nulla stili di
vita evangelica e conseguenti scelte esistenziali nei diversi campi
dell’esistenza. Lo spazio del mistero eucaristico in noi non invade
quello della comprensione del mondo, del lavoro, della famiglia,
della società e della Chiesa, luoghi di vita nei quali è necessa-
rio un continuo discernimento per capire quali passi compiere. È
dunque essenziale la comprensione del mondo e delle sue regole,
dei suoi valori e delle sue tendenze affinché le scelte siano effet-
tivamente evangeliche. Il pane eucaristico, dunque, sarà luce nel
discernimento su ciò che è giusto fare e forza per perseguire le
mete intraviste; tuttavia esso domanda che chi se ne nutre abbia
valori cristiani, pensieri evangelici, mente e cuore vivi e attenti,
capacità di comprensione e di azione. Insomma il pane eucaristico
dà la forza per il cammino ma non si sostituisce alla nostra mente,
al nostro cuore e, tantomeno alle nostre mani.
E mentre per noi è relativa-
mente facile intuire la fonte
del nutrimento spirituale,
di non immediata identifi-
cazione appare la fonte del
nutrimento di Gesù. Lui stesso
ci aiuta rivelando-
ci di essere nutrito
dal cielo quando fa
la volontà del Padre,
infatti afferma:
«Mio cibo
è fare la volontà di Colui
che mi ha mandato e com-
piere la sua opera»
(Gv 4, 34).
Anno XVI - N. 5
18 maggio 2014
Parrocchia Santa Maria Regina, Busto Arsizio
Pagina WEB: www.santamariaregina.it
info@santamariaregina.it - Tel. 0331 631690
il
T A
S
E L L
O
S
Dimmi cosa mangi e ti
dirò chi sei
. Questo aforisma
a tutti noto è del gastronomo e
pensatore francese JeanAnthelme
Brillat-Savarin (1755-1826) che
l’ha incluso nel suo trattato
La
fisiologia del gusto
(1825).
Nel tempo ciascuno l’ha declinato
in mille modi: dimmi
come
mangi e ti dirò chi sei; dimmi
se
mangi e ti dirò chi sei; dimmi
con chi
mangi e ti dirò chi sei,
e così via. In questo numero del
Tassello vogliamo fare ampia eco
al cugino francese lasciando che
ognuno di noi si lasci guidare dai
temi qui raccolti: nutrimento, cibo,
compagnia, amicizia, tutti valori
associati alla dimensione del
mangiare. In ultimo, lo sappiamo,
in prossimità della nostra festa
patronale, dobbiamo riconoscere
che mangiare insieme cibi non
del tutto usuali (stufato d’asino
e salamelle alla piastra) è un
aspetto non secondario non solo
della nostra ma di tutte le feste
parrocchiali della nostra città.
Buon appetito.
La redazione
Editoriale
Energia per la vita
Essenza del cammino