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I luoghi dello spirito
Un battito di ali
Dalla parte della natura
O
ggi voglio parlarvi di un animale non
molto amato, anzi direi proprio mal
sopportato: il piccione.
Il piccione domestico o colombo cittadino è
un uccello rinselvatichito la cui origine sarebbe
da attribuire ad incroci tra i piccioni selvatici
e i colombi domestici sfuggiti o abbandonati
soprattutto negli anni in cui venivano allevati
per essere usati come messaggeri o allevati per
la carne.
Non sono mai stati un grande problema fino
al termine degli anni ‘30, da quando la mag-
gior disponibilità di cibo nelle città, l’aumen-
to dei luoghi di nidificazione e la diminuzione
dei loro predatori nelle aree urbane ha portato
ad un aumento esponenziale della loro pre-
senza, causando diversi problemi. Concentra-
to spesso nelle piazze (ormai è presente anche
nella nostra) dove può anche diventare ca-
ratteristico, come per esempio in piazza San
Marco a Venezia, purtroppo crea molti disagi,
imbrattando con il suo guano, marciapiedi,
monumenti, davanzali.... e problemi sanitari,
essendo vettori di alcune malattie e portatori
di zecche dei volatili che possono infestare an-
che le nostre case.
Eppure .... eppure questo uccello, in ambien-
ti particolari ha il suo fascino, lo si può trovare
spesso anche in monasteri e antiche cattedrali,
in quei luoghi ricchi di quell’atmosfera parti-
colare che ti aiuta a concentrarti, a liberare la
menteper
aprire il cuo-
re in ascolto.
Camminare
sotto i portici di
un antico chiostro
di un monastero,
nel silenzio, nella
preghiera, un battito d’ali improvviso crea quel
clima ideale di stupore, di pace e serenità, non
è fastidioso anzi è come se fosse d’aiuto nella
concentrazione.
La stessa sensazione la si può provare nel
girovagare esternamente ad una antica catte-
drale, all’esterno delle sue mura dove non c’è
la folla delle piazze, dove si vive una strana
sensazione, difficile da descrivere, ma è come
essere vicino ad un “qualcosa” che pare avere
una propria vita dove all’interno delle sue mura
è possibile percepire tanta storia, tante parole,
preghiere, richieste... che hanno “sentito” quei
mattoni, ebbene anche qui quel battito d’ali ha
il suo perché, è parte di quelle mura e se non ci
fosse mancherebbe.
Questi poveri animali, tanto bistrattati, tan-
to odiati, in realtà sono quindi in grado di aiu-
tarti inconsapevolmente, solo con il loro battito
d’ali che in luoghi adatti ti aiutano e ti portano
verso l’alto per avvicinarti a Lui.
Luca
In tutta coscienza
Dalla carrozzina di Matteo
L
a coscienza dovrebbe essere quella
voce che abbiamo dentro di noi che ci
suggerisce cosa sia giusto fare o non
fare, dire o non dire in determinate situazio-
ni, è qualcosa di intangibile ma presente che
spesso indirizza scelte, pareri o giudizi, un
po’ come l’anima se vogliamo.
Tuttavia c’è chi usa il concetto di coscienza
sociale a suo vantaggio trasformandolo in irri-
tante ipocrisia, oppure ne ha ben poca e dalla
sua bocca escono delle schifezze decisamente
censurabili (in questo i nostri politici sono dei
fenomeni difficilmente pareggiabili).
Qualche riccastro che vive nel sud della