Pagina 14 - Il Tassello

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... l’agenda
dell’intero complesso concesso in comodato gratuito, e comunque seguendo le prassi
ordinarie.
La Parrocchia è tenuta a sanare la situazione e riportare gli ambienti, ora concessi
6.
in comodato gratuito alla Associazione, in uno stato di regolarizzazione e sicurezza.
Pertanto, vincola la Associazione ad una risposta scritta, entro e non oltre domenica
14 giugno 2015 in merito alla accettazione della proposta pocanzi indicata.
Un eventuale non accettazione della proposta da parte della Associazione costringe-
7.
rebbe la Parrocchia alla risoluzione unilaterale e immediata del precedente contratto
di comodato gratuito.
Pensavamo: “Ora tutto sarà più chiaro, infatti stiamo per l’ennesima volta concedendo quan-
to richiedono”. Pensavamo: “Meno male, arriviamo finalmente ad una soluzione”.
Pensavamo male.
La risposta della san Marco(il testo integrale:
allegato 3
, dopo questo articolo),
del 26 giu-
gno 2015
, con nostra massima sorpresa, ribadisce queste richieste tassative:
la costruzione immediata della tettoia,
1.
la possibilità di fare il
2.
Camp
estivo e due tornei calcistici con
l’utilizzo degli stand gastronomici.
3.
Se la Parrocchia non avesse accettato integralmente queste richieste, la san Marco non avreb-
be firmato il nuovo comodato gratuito.
Preso atto della impossibilità di arrivare ad una soluzione razionale e di buon senso, il
6 lu-
glio 2015
, in seduta straordinaria il Consiglio Pastorale Parrocchiale decide all’unanimità di
dare una svolta alla faccenda annullando il contratto di comodato gratuito preesistente.
La Parrocchia, risolvendo il contratto di comodato gratuito, intendeva anzitutto riportare ad
uno stato di legalità e sicurezza quelle strutture che la san Marco aveva reso abusive.
La decisione di risoluzione del comodato gratuito fu ponderata con i competenti organi della
Curia Milanese, con il rappresentante del Vescovo Angelo Scola per la nostra Zona Pastorale
IV, Mons. Gian Paolo Citterio, e non senza un sofferto cammino di discernimento comuni-
tario. Il pensiero di poter esporre a grave rischio per la salute e l’incolumità sia ragazzi sia
adulti nelle nostre strutture Parrocchiali, ci obbligava a prendere posizione nel rispetto delle
regole e delle prassi dell’ordinamento giuridico e amministrativo.
La Parrocchia, inoltre, aveva il dovere di tutelare se stessa da eventuali ricorsi che contro
di lei avrebbero potuto muovere quelle famiglie che fossero state colpite da incidenti nello
spazio dell’impianto sportivo.
Il
16 luglio 2015
viene comunicato alla san Marco quanto deciso, ribadendo ancora una
volta la disponibilità della Parrocchia a riallacciare i rapporti alle condizioni più e più volte
illustrate.
La Domenica successiva,
19 luglio
, abbiamo comunicato alla comunità quanto avvenuto (il
testo integrale:
allegato 4
, dopo questo articolo).
Nei giorni successivi, si è scatenata una polemica su più fronti alla quale ha direttamente par-
tecipato il gruppo dirigenziale della san Marco: anzitutto a livello giornalistico, poi a livello
dei social network e, l’acme della protesta, a livello di manifestazione di piazza con tanto di
striscioni e slogan di rivendicazione contro il parroco.