Pagina 20 - Il Tassello

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16 luglio 2015.
Comunicazioni importanti alla comunità
1.
La Parrocchia, dopo una lunga e sofferta considerazione delle cose, ha deciso di risolvere
unilateralmente il contratto di comodato con la Associazione sportiva San Marco Calcio. Questa decisione è
di fatto obbligatoria. Si tratta di una scelta condivisa con l’intero consiglio pastorale (uscente ed entrante) e
la Diocesi Ambrosiana nelle figure della Curia Arcivescovile e del Vicario Episcopale della Zona Pastorale IV
Mons. Gian Paolo Citterio, che ho informati su tutti gli sviluppi della situazione.
2.
Le motivazioni sono ormai chiare a tutti e si attestano attorno all’evidentissima infrazione delle
regole che determinano la natura del contratto di comodato, infatti, l’Associazione ha realizzato senza
alcuna autorizzazione, nell’ambito degli impianti sportivi concessi, manufatti e strutture carenti delle
necessarie autorizzazioni edilizie e igienico sanitarie e comunque non adeguati, tra l’altro, in quanto privi
delle certificazioni di sicurezza richieste dalla legge.
Diventa pertanto un fatto che a queste condizioni si espongono i ragazzi e in generale gli utenti
dell’impianto sportivo a pericoli per la propria salute e l’incolumità fisica, che se fossero lese, oltre che
arrecare danno alle stesse persone, chiamerebbero pesantemente in causa la Parrocchia in quanto
proprietaria e la san Marco in quante comodataria. Sarebbe da sprovveduti e scellerati esporre le persone,
la san Marco e la Parrocchia stessa a rischi di questo genere.
3.
Voglio esprimere ancora una volta che la Parrocchia è disponibile a riallacciare i rapporti con la san
Marco, a patto che l’Associazione si assuma la responsabilità di porre riparo ai danni che ha arrecato alla
Parrocchia e che inizi, sempre con la Parrocchia, una profonda revisione delle sue finalità educative, dei
suoi metodi e delle scelte operative che sinora l’hanno caratterizzata. E questo perché si conservi quanto di
buono è stato fatto negli anni e si lascino alle spalle errori e atteggiamenti scorretti.
La Parrocchia non vuole far mancare questa ultima possibilità di collaborazione, e se da un lato deve
necessariamente porre uno stop alla situazione attuale, DALL’ALTRO PROPONE UN PROGETTO DI
RIFONDAZIONE DEI RAPPORTI CON LA SAN MARCO, rapporti basati su un nuovo accordo e nuove regole. Se
i dirigenti della san Marco dovessero accettare questa proposta, ovviamente non verrebbe meno la
chiusura della struttura con l’interdizione alla attività sportiva; ma la finalità è incominciare il cammino
duplice: l’adeguamento delle strutture secondo le regole vigenti, e, insieme, una rivisitazione delle scelte
educative che caratterizzano la stessa associazione. NOI SIAMO DISPONIBILI A RICOMINCIARE GIÀ ORA.
STIAMO ATTENDENDO UNA RISPOSTA UFFICIALE DELLA SAN MARCO.
6.
È comunque chiaro che la risoluzione del contratto avrà effetto immediato, e che non si potrà da
subito utilizzare la struttura per il Camp estivo. Il ritardo della risposta alla nostra raccomandata del 25
maggio u.s. (pervenutaci dalla san Marco alle ore 12,00 del 26 giugno) ci ha costretto a non intervenire
prima che lo stesso Camp iniziasse. Tuttavia, la Parrocchia, consapevole degli impegni assunti
dall’Associazione con le famiglie dei ragazzi per le attività estive, pur non avendo la stessa né richiesto né
ottenuto alcun consenso della Parrocchia in merito, e non volendo creare disagi alle famiglie che su tale
attività fanno affidamento, resta disponibile a concordare con l’Associazione, per il solo tempo necessario
allo svolgimento del Camp, la possibilità di usufruire di ambienti della Parrocchia che permettano lo
svolgimento delle attività estive e che siano privi delle predette limitazioni.
Il passaggio è difficile e obbligatoriamente domanda la chiusura della struttura per un certo tempo, durante
il quale, se ci fosse la disponibilità della san Marco, si potrebbe ripartire da capo, nella legalità, nella
sicurezza e nella chiarezza delle finalità educative.
... l’agenda
Allegato 4