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La misericordia per il nostro pianeta
Q
ueste sono le prime ri-
ghe dell’Enciclica “Lauda-
to si’” di Papa Francesco,
sulla cura della casa comune.
Casa “comune”, quindi di tutti
indistintamente! Siamo tutti re-
sponsabili di ciò che le accade e
della sua cura. In queste prime
parole del Papa, mi colpisce la pa-
rola “saccheggiarla”, è un termine
forte:
Saccheggiare: Spogliare un luogo in modo
violento e sistematico di ogni bene a portata
di mano, devastando e distruggendo, spec. di
eserciti in territorio nemico; mettere a sacco,
depredare (anche + di).
Nel progetto “dell’Architetto delle meravi-
glie”, che ci ha donato terra, acqua, vegetazio-
ne, animali, credo ci fosse una logica di amore
diversa, un mandato ad essere custodi ed ere-
di delle meraviglie della creazione, non certo i
suoi distruttori.
Se ci pensiamo, anche nel nostro piccolo,
quanti sprechi....e se mettiamo
insieme tutti questi piccoli spre-
chi, ne esce un volume immenso.
Per i gravi problemi ecologici
che abbiamo creato alla nostra
Madre Terra, occorrerà fare un
cambio di marcia, di mentalità
e di stile di vita: una ricerca per
migliorare sé stessi e ciò che ci
circonda, cominciano a fare delle
scelte di consumi, di risparmi, e
di investimenti più intelligenti.
Siamo chiamati a diventare gli strumenti
perché il nostro pianeta sia quello che Lui ha
sognato.
Ora dobbiamo coltivare l’amore per “cura-
re” la nostra terra, ed è già una bella cosa, ma
bello sarebbe se riuscissimo a “prenderci cura”
di lei.
Pensiamo alla differenza: “curare” e “pren-
dersi cura”; secondo me è abissale.
Antonella
Auguri per una serena S. Pasqua dal
CENTRO DI ASCOLTO
“don MARCO BRIVIO”