Pagina 3 - Il Tassello

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La comunità e la sua chiesa
IN QUESTO NUMERO
1. L
A
COMUNITÀ
E
LA
SUA
CHIESA
Don Attilio
2. L
E
QUATTRO
PORTE
DELLA
CHIESA
E
DELLA
COMUNITÀ
Don Giuseppe
3. C
HIESA
- C
OMUNITÀ
Don Peppino
4. C
ANTARE
ASSIEME
Gianfranco Stoppa
5. I
MMAGINI
Marisa Tosi
6. “…
QUI
E
IN
TUTTE
LE
T
UE
CHIESE
CHE
SONO
NEL MONDO
INTERO
…”
Silvio Ceranto
7. S
IAMO
NOI
...
Antonella Bellotti
8. P
ULIZIE
DI
PRIMAVERA
Luca Tessaro
9. I
L
PALLONE
ROSSONERO
Matteo Tognonato
10. L
A
CASA
Giovanni Grampa
AGENDA
Progetto per il 50° Anniversario
Programma Festa Patronale
che cammina insieme nel pellegrinag-
gio della fede, ricordando di essere po-
polo di Dio radunato dalla celebrazio-
ne degli eventi
di salvezza.
Ci sono
poi le due
porte di
i ng r e s s o
l a t e r a l i :
una, quel-
la di sini-
stra sulla fac-
ciata, è normalmente aperta
durante il giorno o quando ci sono celebrazio-
ni la sera; l’altra, sulla destra, qualche volta
è chiusa, quando appunto l’accesso ad una
porta è sufficiente.
La porta di sinistra è il segno della feria-
lità della nostra fede e della accessibilità di
Dio che è sempre disponibile all’incontro con
chi lo cerca; essa inoltre, oltre alle locandine
degli eventi e delle iniziative ecclesiali, ospi-
ta nell’atrio la bacheca del Centro di ascolto,
con le domande di lavoro e la ricerca di aiuto
da parte di chi ha bisogno. È dunque anche la
porta della solidarietà, che richiama alla ca-
rità che dovrebbe presiedere alla vita di tutta
la comunità, la porta che ci ricorda che nes-
suna porta dovrebbe essere chiusa in faccia a
qualcuno.
La porta di destra, invece, mi ha sempre
colpito perché è quella che propone, nell’a-
trio, l’iniziativa dello scambio di libri che pos-
sono essere messi a disposizione perché chi lo
desidera possa leggerli e poi restituirli.
Non so se questa iniziativa funzioni ancora,
secondo me ha un valore semplice ma impor-
tante e un significato simbolico prezioso: essa
ci ricorda che la comunità cristiana è viva se
le idee circolano, si comunicano, se le intu-
izioni spirituali e i pensieri che nutrono l’a-
nima non vengono custoditi gelosamente ma
vengono messi a disposizione degli altri, si fe-
condano reciprocamente, generando progetti
e visioni nuove.
Infine, c’è una quarta porta di ingresso alla
nostra chiesa: è quella piccola nel corridoio
della sacrestia che dà sul cortile interno dell’o-
ratorio, quella dalla quale passano le persone
che collaborano per la sacrestia, a volte i chie-
richetti, i preti e le persone impegnate nel ser-
vizio liturgico quando per esempio si formano
le processioni in alcune grandi occasioni.
È la porta del servizio, che deve essere
proprio così anche nella comunità cristiana:
nascosto, modesto, sul retro, lontano dagli
sguardi ma efficace, pronto, bene organizzato,
mai lasciato al caso.
E come nelle grandi celebrazioni, è questo
servizio puntuale e discreto che nella vita del-
la comunità cristiana prepara e imbandisce la
festa.
Don Giuseppe