Pagina 8 - Il Tassello

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La comunità e la sua chiesa
Pulizie di primavera
Dalla parte della natura
P
rimavera, stagione di ripresa, stagione di
rinascita, gli animali si riprendono i loro
spazi, riprendono le loro attività rallenta-
te o fermate nel periodo freddo.
Gli uccelli cantano sui rami melodie che servo-
no per richiamare le femmine, op-
pure per far sentire agli altri ma-
schi che sta cantando meglio di
tutti e che le femmine ammire-
ranno solo lui…. Ma non solo,
in primavera è necessario costruire i
nuovi nidi… oppure sistemare quelli
vecchi dell’anno scorso.
Le rondini, come tutti sappiamo, sverna-
no nei paesi caldi, in particolare in Africa, dopo
aver percorso in volo migliaia di chilometri,
tornano all’inizio della primavera, anno dopo
anno, sempre nella stessa zona e solitamente le
coppie tornano ad abitare il nido lasciato l’anno
precedente. Lo dovranno riadattare, sistemare,
prenderanno altra argilla o fango ricostruendo
e rinforzando le pareti del nido, fibre vegeta-
li e saliva per renderlo più solido e per ridar-
gli la forma a coppa con un’apertura rivolta
verso l’alto, poi verrà imbottito di piume, così
sarà nuovamente accogliente, potrà ridare nuo-
vo slancio alla vita, accogliendo le uova che si
schiuderanno dopo circa 3 settimane.
Anche l’uomo rinnova il luogo in cui abita,
lo sistema lo abbellisce in caso di nuove nascite,
crea nuovi spazi, nuovi arredi. Ma non lo fa solo
per una nuova vita in arrivo, chi non ha mai
fatto le classiche “pulizie di primavera” dove si
riassetta la casa? pulizie approfondite, dove si
rinnovano i tendaggi, si lavano i serramenti, si
spostano i mobili… per dare nuova luce, uova
vitalità alla propria abitazione. Oppure ogni
qual volta si abbia voglia di cambiare qualco-
sa, rinnovare gli spazi in cui si abita, con nuovi
arredi, dipingendo le pareti, modificando la di-
sposizione dei mobili, acquistando nuove cose.
Capita sovente che la voglia di cambiare/mi-
gliorare la propria abitazione nasca in momenti
particolari, come appena detto in caso di arrivo
di un bambino, oppure al ritorno di un viaggio
che ci ha fatto provare emozioni diverse, nuo-
ve, o dopo un compleanno, una crisi…
Per ogni cambiamento occorre stabili-
re una gerarchia di obiettivi chiari e rea-
listici, e poi cominciare dal più facile per-
ché ogni successo alimenta la
fiducia nelle proprie capacità.
Ci vuole fatica e la consapevo-
lezza che c’è sempre un prez-
zo da pagare per crescere, per
cambiare… e non c’è un punto
di arrivo, un porto di felicità a cui giungere:
s’impara ad amare il processo, a vivere con cu-
riosità e stupore l’ennesimo problema, perché è
una nuova tappa per continuare.
E così siamo quasi giunti al cinquantesimo
di fondazione della nostra parrocchia, la nostra
comunità ha già vissuto molti cambiamenti che
ci hanno aiutato a crescere, che hanno rinnova-
to gli spazi, gli stabili, la piazza, ma…. ma re-
sta una parte fondamentale che ormai ha tutti i
suoi cinquant’anni (e più) sulle spalle e che non
ha visto che poche manutenzioni, senza cam-
biamenti sostanziali, è la nostra chiesa, bella-
brutta non ha importanza, è la Nostra Chiesa e
ormai dimostra tutta la sua età. Per il suo anni-
versario, così importante, dobbiamo necessaria-
mente renderla più bella, più accogliente, rin-
frescarla per darle nuova vitalità, darle nuova
luce, nuove vetrate che diano colore e aiutino
alla preghiera, nuovi ingressi che accolgano con
dignità i fedeli, la Nostra Chiesa si merita di es-
sere abbellita, restaurata, migliorata perché è il
luogo dove noi ci riuniamo per incontrare Lui,
dove possiamo pregarlo, lodarlo, dove possiamo
piangere per chiedere una grazia, dove possia-
mo trovare conforto, dove possiamo aprire il no-
stro cuore in un canto gioioso, ma soprattutto è
la Sua casa e solo per questo deve essere la più
bella in assoluto.
Luca