Pagina 9 - Il Tassello

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Scegli (il) bene
S
i
può fare, si può fare
si può prendere o la-
sciare
si può fare, si può fare
puoi correre, volare.
Puoi cantare, puoi gridare
puoi vendere, comprare
puoi rubare, regalare
puoi piangere, ballare.
Si può fare, si può fare
puoi prendere o lasciare
puoi volere, puoi lottare
fermarti e rinunciare.
Si può fare, si può fare
puoi prendere o lasciare
si può crescere, cambiare
continuare a navigare.
Si può fare, si può fare
si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare
partire, ritornare.
Puoi tradire, conquistare
puoi dire, poi negare
puoi giocare, lavorare
odiare, poi amare.
Si può fare, si può fare
può prendere o lasciare
puoi volere, puoi lottare
fermarti e rinunciare.
Si può fare, si può fare
puoi prendere o lasciare
si può crescere, cambiare
continuare a navigare.
...
Si può fare, si può fare
si puoi prendere o lasciare
Si può fare, si può fare
mangiare, digiunare.
Puoi dormire, puoi soffrire
puoi ridere, sognare
puoi cadere, puoi sbagliare
e poi ricominciare.
Si può fare, si può fare
puoi prendere o lasciare
puoi volere, puoi lottare
fermarti e rinunciare.
Si può fare, si può fare
puoi prendere o lasciare
si può crescere, cambiare
continuare a navigare.
...
Si può fare, si può fare
puoi vendere, comprare
puoi partire, ritornare
e poi ricominciare.
Si può fare, si può fare
puoi correre, volare
si può piangere, ballare,
continuare a navigare.
Si può fare, si può fare
si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare
puoi chiedere, trovare.
Insegnare, raccontare
puoi fingere, mentire,
poi distruggere, incendiare
e ancora riprovare.
Mi ritorna in mente
Si può fare
Il testo della canzone è molto lungo e, come dice un noto attore, una parola è poca e due
sono troppe.
Sarò conciso: “Si può fare” di Angelo Branduardi, incisa negli anni novanta, è il “pass par
tout” del tema Proposto. È la chiave di lettura di volere scegliere il bene con tutte le sfaccetta-
ture, le ricadute, le rinunce, il ricominciare ogni volta.
Tutte le nostre azioni quotidiane devono andare in questa direzione, non è facile, ma ognuno
di noi ha il dovere di provarci sempre e comunque. In caso contrario non potrà essere un porta-
tore sano di buone intenzioni ma sarà inquadrato nella triste routine del “posso ma non voglio”,
tipica delle nostre giornate. Spontaneità, altruismo, duttilità sono oggettivi difficili da mettere in
pratica ma chi di noi, compreso chi scrive, vuole veramente fare un salto di qualità, deve met-
tersi in questa visione: si può fare.
“Yes we can” era lo slogan della prima campagna elettorale di Barack Obama: lui ci è riuscito
a vincere, ma è solo un esempio. Se leggiamo le pagine interne dei quotidiani troviamo tante
notizie di piccoli giganti che senza pubblicità si spendono per gli altri.
Se quindi vogliamo, si può fare il bene.
Giovanni