Pagina 9 - Il Tassello

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La carità tra accoglienza e ririfiuto
L
a politica ha stabilito quante se ne potranno accogliere nei prossimi mesi ed
anni, di persone che arrivano da noi a chiedere aiuto per qualsiasi motivo.
Bene, credo che ci sia posto per tutti purché rispettino le regole del buon senso
e della pacifica convivenza.
Probabilmente anche Maggie ha bisogno di accoglienza.
LaMaggie della canzone che ho scelto per questa occasione è stata “dipinta”nel 1980
dal bravo cantautore romano Gianni Togni, un artista secondo me un po’ sottovalutato
ma… la vita è cosí, prendiamoci e teniamoci stretta questa piccola perla.
Maggie è una ragazza “facile”, uscita di casa, senza lavoro, fa quello che vuole, forse
non ha un futuro, lei… coglie l’attimo e naturalmente spesso sbaglia ma “lei non
guarda mai dietro di sé” .
Cosí finisce la canzone, che lascio a voi da ascoltare e leggerne il testo.
Dal 1980 fino ad oggi, trentasette lunghi anni, quante Maggie sono esistite? E
quante Maggie hanno magari chiesto aiuto e non abbiamo accolto? Vivono fra di
noi, nelle nostre città, nello stesso quartiere, magari nello stesso condomino. Ragazze
giovani uscite di casa per amore della libertà, dell’avventura, forse con niente soldi e
spirito libero, che spesso si ritrovano in balìa di squallidi personaggi (ce ne sono tanti)
che vivono nelle periferie ma anche nei centri commerciali o cittadini.
Fortunatamente il testo del brano non dice se Maggie ha incontrato droga e
prostituzione, la mia intuizione dice di no, ma è facile pensare che molte di queste
nuove “Maggie” vengano a contatto con queste scomode realtà.
E allora che fare? Lasciarle naufragare nei loro sogni (la moda di oggi: sognare
ma non dormire, mah…), lasciare che ogni giorno vengano umiliate da qualcuno o
qualcosa che si prende gioco di loro?
Qualcuno potrebbe sentenziare: è stata una loro scelta.
Sbagliare può capitare, non aiutare è da indifferenti, la malattia del secolo, altro che
i tumori. L’indifferenza colpisce la maggioranza di noi, si insinua nel nostro DNA, ci
rende cattivi ed è qui che il male lavora e fa anche gli straordinari.
Come fare per aiutare? Non lo so, bisogna innanzi tutto trovare queste persone,
incontrarle, capirle e forse avviarle, se loro sono d’accordo, verso un centro d’ascolto.
Da noi c’è, funziona bene. Facciamo buona pubblicità a chi lavora per il bene comune
e non chiudiamo gli occhi davanti alla vita di tutti i giorni. Qualche Maggie è più
vicina di quanto pensiamo.
Giovanni