Pagina 10 - Il Tassello

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La carità tra accoglienza e ririfiuto
Ecco cosa ci distingue
Q
uesta volta è stato difficile…molto difficile. La prima cosa che ho pensato
è stata proprio: “Cosa c’entra la carità con la natura?” in effetti la carità è
una delle virtù teologali, è l’amore nei confronti degli altri e l’amore è un
sentimento, anzi IL sentimento per antonomasia, ed è proprio per questo che trovo
difficile trovare un paragone con gli animali.
Non me ne vogliano gli animalisti, so benissimo che quello che scriverò attirerà
le critiche degli amanti degli animali, ma è necessario distinguere bene ciò che è
amore e ciò che non lo è. I cani, i gatti e tutti i nostri animali domestici provano
sicuramente delle emozioni, o meglio le cosiddette emozioni primarie, quelle innate,
che sono paura, rabbia, gioia, tristezza, ecc… Provano sicuramente anche un certo
senso di gratitudine primario e forse anche una forma di affetto, ma attenzione, non
confondiamo questo con il sentimento d’amore; l’affetto degli animali è un’altra
cosa, è legato al senso di gratitudine o all’istinto primario che hanno nel codice
genetico. Mi spiego meglio. Un cane che difende il suo padrone o che gioca con lui,
che gli sta vicino in ogni momento, risponde ad una sua condizione istintiva molto
profonda, il cane deriva dal lupo e il lupo è un animale di branco: il suo essere deriva
da una lunga evoluzione che l’ha portato ad essere membro di un branco e a non
poter vivere da solo. Il cane è un lupo evoluto ma il suo istinto primario è ancora
nel branco e noi rappresentiamo il suo capo branco, colui che li guida, che li nutre
e loro difendono il capo branco, si divertono con lui, gli sono grati. Anche un gatto
che fa le fusa accoccolato sulle nostre gambe, o che ci porta in dono una lucertola lo fa
per un senso di gratitudine, perché da noi viene nutrito, viene protetto, gioca con noi
perché non ci vede come esseri che invadono il suo territorio ma come esseri che gli
danno nutrimento, protezione. Si vedono in rete tanti video con animali che fanno gesti
che possono sembrare spinti dall’amore ma non è così, bisogna sempre vedere cosa è
successo prima o dopo per capire il perché quell’animale ha fatto quel gesto.
Gli animali possono quindi provare per noi un affetto primordiale ma non possono
provare per noi un sentimento d’amore e per la carità serve l’amore, senza amore,
quello puro, non c’è carità. L’amore è un dono di Dio, un dono incondizionato che ha
fatto a tutti gli esseri umani, spetta a ognuno di noi coltivarlo e farlo fruttificare, l’amore
e la carità sono la medesima cosa ed è ciò che ci unisce a Dio e ci unisce tra noi. Solo
l’uomo quindi può provare amore e carità,Lui ci ha scelti e ci ha distinto dagli altri animali
donandoci l’amore e la carità,questo ci distingue da ogni altra creatura presente sullaTerra.
Dalla parte della natura
Luca