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La carità tra accoglienza e ririfiuto
S
e qualcunomi additasse quale persona terra terranon credo che ci rimarrei bene.
Essere terra terra nel significato comune indica una persona estremamente
semplice, con pochi strumenti intellettuali, sostanzialmente mediocre e, in
fondo, molto banale. Evidentemente sono le immagini delle altezze e dei picchi che
sollevano dalla terra ad attrarre gli apprezzamenti umani.
A ben vedere non tutti la pensano così. La Sacra Scrittura, infatti, va nella
direzione opposta. Osserviamo le prime parole di Dio sull’umanità: sono racchiuse
nel testo della Genesi, che nei primi undici capitoli si esprime in chiave simbolica,
rappresentativa della realtà umana di ogni tempo e luogo. In queste pagine sono
raccolte le definizioni e il senso delle relazioni fondamentali dell’umanità (padre -
figlio, fratello - fratello, suocera - nuora ecc) e, tra queste, il rapporto tra l’uomo e la
donna, nella loro parentela creaturale con la terra.
I primi esseri umani sono noti con i nomi di Adamo ed Eva. Ma se leggiamo
il testo originale ebraico notiamo delle differenze importanti: la prima creatura è
chiamata HA-‘ADAM = L’ESSERE UMANO (con l’articolo).
Il termine ‘ADAM = terra ricorre diverse volte nel testo, sempre con l’articolo
determinativo che precede il sostantivo. Si capisce che HA ‘ADAM non è un nome
proprio di persona ma un nome generico per indicare l’essere umano, l’essere della
terra; più che terrestre bisognerebbe tradurre con terroso, terricolo, fatto di terra e
tratto dalla terra.
Si tratta, dunque, di un essere umano proveniente dalla terra senza alcuna
specificazione di identità sessuata: sembra che il termine abbracci sia il genere
maschile sia il femminile, nel senso che a quest’altezza del racconto non esiste
ancora una distinzione tra i sessi. Sembra che la Sacra Scrittura dica che il primo
essere creato da Dio (non in senso cronologico ma logico e narrativo) non si possa
ritenere maschio, ma più semplicemente un essere umano asessuato. Con questa
creatura non possiamo parlare di un Lui o una Lei.
Per quest’essere umano Dio si fa in quattro e gli conduce ogni creatura perché possa
essergli di aiuto; ma non v’è alcun aiuto che sia alla sua altezza, nessun aiuto che gli
sia adeguato. L’idea di Dio allora si fa scelta operativa: addormenta e anestetizza
l’essere umano e dalla costola, cioè dal fianco, estrae la materia per la nuova creatura.
Dalla costola estratta (in ebraico tsela) modella una creatura del tutto nuova, mai
vista, la conduce all’essere umano (che però ormai ha cambiato identità) e attende la
verifica della compatibilità relazionale tra i due.
Terra terra