Pagina 14 - Il Tassello

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Nella Chiesa con lo stile di Gesù
S
ervizio e obbedienza sono sempre associati alle grandi scelte di vita e, infatti, a
me è venuto subito in mente l’instancabile lavoro di un genitore.
Innanzitutto e inizialmente come educatore e poi come nonno tutto fare.
Si usa ancora poco dare il nome dei nonni ai nipoti ma a pensar bene è proprio
bell’augurio di essere buono o lavoratore o generoso come…
Abbiamo perso la bella abitudine di vedere il ruolo della madre come un lavoro
totalizzante poiché le mamme svolgono, quasi sempre, un impiego extra casalingo e
quindi pensando a servizio e obbedienza si pensa alle scelte di consacrazione religiosa.
Mi piace ricordare come ha scritto il nostro Pontefice: “ Io sono una missione su
questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo”.
Noi siamo nati per servire e obbedire nel senso evangelico dei termini: una missione
è un invio da parte di Dio che, insieme alla richiesta di esserci con stile umile e grato,
dona sempre anche la forza per viverla al meglio.
Questo è ciò che aiuta le mamme quando sentono il fallimento dell’educazione o
la paura di non essere abbastanza; e sì, è proprio quello che sottointende la frase che
spesso dicono: “Mi servirebbe un giorno di 30 ore.” A volte è pesante e sembra di
avere tutto da fare ma di non concludere niente; poi arriva un sorriso di un figlio o una
coccola e ci si riempie il cuore, non si sente più la stanchezza, lo sconforto scompare e
ci si trova di nuovo carichi di energie.
Certo poi non si può dimenticare che oltre al sostegno di Dio, l’esempio di Maria,
serva umile e grata, e l’entusiasmo dei figli, c’è il legame con il consorte che aiuta tanto.
Non si parla più tanto come da fidanzati (che bello ricordare i miei nonni che in
dialetto definivano il fidanzamento come il parlarsi di due giovani),non si perde tempo
per decidere dove andare o come organizzarsi ma si guarda nella stessa direzione per il
bene della famiglia intera.
Tutto prende un peso diverso,cambiano le priorità perché consolare,aiutare,ascoltare,
sollevare, stimolare, incoraggiare, raccogliere i sogni e i desideri dei figli diventa ciò
che importa davvero.
Il bello è diventare interscambiabili nella cura della casa e dei figli.
Mi piace concludere con una frase di Martin Luter King: “Cercate ardentemente
di scoprire cosa siete chiamati a fare, e poi mettetevi a farlo appassionatamente. Siate
comunque il meglio di qualsiasi cosa siate.”
La missione dei genitori
Scrittori liberi
Sabrina