Pagina 5 - Il Tassello

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Nella Chiesa con lo stile di Gesù
G
esù, il vero inviato di Dio, venuto a rivelare il Padre e a santificare gli uomi-
ni, l’apostolo perfettamente fedele alla missione ricevuta, raduna i discepoli,
ne sceglie dodici per associarli intimamente a sé e alla sua opera per man-
darli, dopo una accurata e progressiva preparazione, ad annunciare il Regno. Dopo
la sua risurrezione dice: “Andate, ammaestrate tutte le genti e battezzatele”. Il prete,
l’inviato, deve essere formato. I sacerdoti sono formati per essere inviati. Come Gesù
forma i suoi apostoli, così il seminario forma i preti da inviare in Diocesi.
Don Giuseppe è uno dei formatori del nostro seminario diocesano, don Attilio
si è formato in seminario per essere in grado di formare la nostra comunità. Ora
andranno a formare altre realtà diocesane. Il prete è formato e formatore. Anche
da preti continuano nella formazione di se stessi, per conformarsi sempre di più a
Cristo Signore.
Ricordo la mia formazione in seminario, seria ma non severa, gioiosa anche nei
sacrifici del tempo di guerra. Ricordo le mie prime esperienze da prete giovane.
Che bello stare in oratorio con i ragazzi e giovani: le catechesi (le conservo ancora
scritte) gli incontri che non finivano mai, i giochi, specialmente quelli con la neve, le
gite, i campeggi, le scalate in montagna. Prima però c’è stata la formazione. E anche
oggi noi preti spesso ci raduniamo per un aggiornamento per capire cosa vuole dal
popolo cristiano quel Dio che ci ha mandati. Poi sono iniziate le prime esperienze,
poi i grandi e gravosi impegni in diocesi. Ma che bello! È bello anche stare con gli
adulti, un po’ criticoni, magari, ma ti vogliono bene. E se ti fanno osservazioni è
perché vedono in te alcuni difetti che tu non vedi e ti vogliono santo. E lì, facendo
l’esame di coscienza, sei invitato ad abbassare la cresta. Anche i santi non sono per-
fetti, anche loro peccano, come dice papa Francesco, ma sanno rialzarsi e aggiornarsi
sull’insegnamento del Signore.
Ma cosa sono mandati a fare gli inviati, gli apostoli? Prima di tutto ad ammae-
strare, ad evangelizzare. Bella parola, ma quanto ti impegna! Ti impegna a tendere
l’orecchio all’insegnamento del Vangelo, delle parole di Gesù.Ti impegna a formarti
perché tu non devi insegnare quello che pensi tu, perché non c’è un “vangelo secon-
do me” ma solo secondo Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Su quei testi devi for-
marti.Ma neanche devi fidarti della tua interpretazione, per questo ci sono il Papa, i
Vescovi, i teologi, quindi deve leggere le encicliche, le lettere e anche spendere soldi
per aggiornarti sui libri. Quanti soldi ho speso in libri! E poi, dopo esserti formato,
aggiornato,che fai? Dopo aver ammaestrato, devi battezzare, devi amministrare i
sacramenti che santificano.
INVIATI