Pagina 6 - Il Tassello

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Nella Chiesa con lo stile di Gesù
Sì, perché alla fine l’apostolo è mandato a santificare per mandare in paradiso il
credente. Tutte le belle cose che fa il prete devono avere questa finalità: santificare,
se no sono tutte chiacchiere. Quanti esibizionismi anche in noi preti! Ci piace essere
lodati, alziamo la cresta, quando ci battono le mani. Alla fin fine l’apostolo, l’inviato,
deve prima di tutto stare con Gesù. Come quei due apostoli mandati da Giovanni
Battista dietro a Gesù: “Stettero con lui tutto il giorno, videro, capirono e tonarono
dicendo: è il Messia”. Ha ragione papa Francesco: State lì davanti al tabernacolo,
siete stanchi, vi addormentate? Ma state lì, parla Lui.
E sì, avete capito che fare il prete, essere inviato non è cosa facile. Del prete noi
vediamo tante cose belle, lo ammiriamo ma non sappiamo quanto sforzo deve fare
per essere secondo il cuore di Cristo. Per questo il popolo cristiano è invitato a
pregare per il prete che Dio gli manda. Il prete, l’inviato, non è un angelo e meno
male, cosa capirebbe l’angelo dei nostri problemi umani? Per questo preghiamo Dio
perchè illumini il prete con la sua luce, lo assista con la sua grazia, lo sostenga con
la sua forza. Perché l’insuccesso non lo avvilisca e il successo non lo inorgoglisca.
Preghiamo perché con l’aiuto dello Spirito possa offrici la testimonianza della
preghiera, dell’obbedienza al Vescovo, della carità e della povertà, della coerenza
evangelica, dell’umiltà del coraggio. Perché ognuno di noi possa ricevere lo stimolo
a crescere nella fede e nell’amore verso il Signore. Perciò rendici docili, o Signore,
alla sua voce collaboratori della sua generosità. Fa’ che il Lui vediamo, stimiamo e
amiamo te, o Signore. Salvaci insieme con Lui, perché pastore e gregge possano
lodarti in eterno.
Don Peppino