Pagina 13 - Il Tassello

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Attesa del Natale
Notizie dalla Parrocchia: Fidanzati
Una buona domenica
C
ome trascorrere una buona domenica?
Una gita all’aperto, un pranzo in famiglia, un gioco insieme, una
chiacchierata con gli amici…
Le alternative sono diverse ma…una volta all’anno c’è anche il seminario sulla
comunicazione nella coppia e nella famiglia. Domenica 18 Novembre si è svolta
la 15° edizione: “L’amore: desiderio di te”, ne è stato il titolo e i relatori, Rosella
De Leonibus, psicologa e Don Alberto Lolli hanno sviluppato il tema attraverso il
Cantico dei Cantici. Il testo, che ha suscitato nei tempi contrastanti giudizi, è stato
definito da un autorevole rabbino “il libro più santo della Bibbia” perché in esso
“l’amore terreno svela l’amore divino”.
A partire da questa affermazione la riflessione si è orientata sul significato di
desiderio che etimologicamente significa “assenza di stelle”. Senza le stelle gli indovini
non riuscivano ad interpretare la strada, pertanto senza desiderio non c’è orizzonte,
non c’è futuro, un cuore che ha assenza di desideri è destinato all’infelicità a patto che
le stelle/desideri siano quelle vere che funzionano da guida e non siano confuse con
le tante false luci. Ma attenzione, desiderio non è bisogno, questo infatti si consuma
nell’individualità, il desiderio invece non si sceglie e non si soddisfa da soli perché si
esprime così: “desiderare la mia gioia è desiderare la gioia dell’altro, che io desidero”; si
veste cioè della capacità di sacrificare se stesso perché l’altro sia felice.
Il bisogno può essere l’avvio del desiderio: “ascolta i tuoi bisogni per realizzare i tuoi
desideri”, come il Cantico dei Cantici parte dal bisogno di amore di due giovani per
parlare poi del desiderio di amore.
Dal bisogno al desiderio c’è un movimento voluto e cercato, un cammino insomma,
fatto di incontro, di ascolto, di sguardo pronto a riconoscere la bellezza dell’altro come
lo sguardo di Dio che “vide che era cosa buona”.
Un percorso che richiede vicinanza, affetto, condivisione, sostegno e reciprocità nella
prospettiva di un equilibrio da reimparare sempre perché il cambiamento è continuo.
Evoluzioni ed involuzioni ci accompagnano, ma se vogliamo prenderci cura l’uno
dell’altro è importante anche imparare a chiedere, senza aspettare che l’altro capisca
ciò che non riesce a capire!
Il Papa magistralmente ricorda: permesso….scusa….grazie….E Gesù venuto a
rivelarci il volto di Dio amore, ha scelto due persone per essere presente, come dire
che ha avuti bisogno di noi, di una coppia, speciale sì, ma fatta di carne, cuore e
mente, di inquietudine, ansia, stanchezza e affanni, proprio come i nostri. Dio è nella
relazione di due che si amano e se il momento è difficile, tormentato, è perché l’amore
sta salendo sulla croce, se si persevera anche nella difficoltà allora è AMORE che si
disvela.
Buon Natale e buon pellegrinaggio a tutte le coppie, presenza certa dell’amore di
Dio!
Valeria e Attilio