Pagina 15 - Il Tassello

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Attesa del Natale
È
difficile trovare le parole giuste per salutare una comunità; non vorrei sembrare
retorica, ipocrita, vorrei semplicemente ringraziarvi, senza omissioni, senza
recriminazioni. Pur avendo trascorso nella parrocchia Santa Maria Regina solo
poche ore la settimana, ho condiviso con voi cinque anni della mia vita e di questo
sono grata a tutti. È proprio la vita ora, con i suoi imprevisti, a chiedermi di lasciare
questo impegno; lascio non solo Busto Arsizio, ma la cooperativa diocesana Aquila
e Priscilla, perché la professione di responsabile d’oratorio non si addice più alle mie
necessità familiari. Ringrazio tutti i sacerdoti e i laici con cui ho condiviso attivamente
questa responsabilità, ma soprattutto ringrazio i ragazzi che mi hanno dato le energie
e la forza per affrontare con il sorriso anche le situazioni più complicate. Vi chiedo
sinceramente scusa per gli errori commessi; in coscienza, pur nelle mie difficoltà, credo
di aver agito secondo il mandato che caratterizza questa professione, cioè come laica
che annuncia il Vangelo di sempre, ai giovani di oggi, per la Chiesa di domani.
Vi saluto, dunque, con delle parole decisamente più significative delle mie,
augurando di cuore a tutta la comunità di poter vivere, serenamente e con fede, un
oratorio autentico.
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Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato
voi.
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Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
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Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando.
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Non vi chiamo più servi, perché
il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto
ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
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Non voi avete scelto me,
ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto
rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
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Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.” (Gv 15, 12-17)
Seguendo la voce di Gesù, vivendo l’Amore del Padre …Buon cammino! Buona vita
a tutti!
“Ciao”, semplicemente “ciao”
Questo, da un lato, può sembrare lacerante per una persona, ingiusto e poco rispettoso
di quanto creato nel corso degli anni. In realtà, scendendo un po’ più in profondità,
credo sia tra le dichiarazioni d’amore più belle che Dio abbia fatto al mondo. Dall’alto
della Sua tenerezza, ci continua a ripetere questo: “stai tranquillo, non c’è bisogno che
prepari nulla per la tua partenza, ho già pensato Io a tutto ciò che può servirti per
essere felice”.
A don Attilio, ai sacerdoti, ma anche ad ognuno di noi, spetta dunque il “solo”
compito di lasciare tutto e partire, non dimenticandoci delle persone con cui abbiamo
condiviso molto per anni, ma custodendole nella nostra memoria a tal punto che non
serva nemmeno più portarle fisicamente con noi, perché sono ormai parte integrante
del nostro Essere.
Buona ripartenza don, e buona ripartenza a ciascuno di noi!
Dall’oratorio
Anna
Luisa