Pagina 18 - Il Tassello

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E il verbo si fece carne
Il presepe… messaggio di speranza
Notizie dalla Parrocchia: Testimonianze e riflessioni
C
ome ogni anno, nella nostra
chiesa, in attesa del S.
Natale, appare magicamente
la Natività…Le statue di legno
della Val Gardena si rivestono
di messaggi profondi e di decori
sempre differenti. È bello attendere
il presepe nell'aspettativa di trovare
e assaporare sensazioni diverse.
Quest'anno il tema era legato alla
figura di Maria e in particolare alla
sua preghiera di lode più bella: il
Magnificat. L'autore della Natività
ha dato un tocco particolare e
interessante al fatto centrale: il sì di Maria che, in piena libertà e fede, ha accolto la
proposta di collaborazione al piano divino, diventando la vera abitazione di Dio e
madre del Signore.
Maria, Giuseppe e il Bambino sono circondati da semplici oggetti: un abete, rami
di abete e tanti ceri, simbolo della luce per eccellenza, una luce che non dovrebbe mai
spegnersi dentro di noi. Le statue sono sovrastate da un cartiglio luminoso, recante il
primo versetto del Magnificat: “
L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito
esulta in Dio, mio Salvatore
". Le parole di Maria sembrano squarciare la roccia che
sta loro intorno, come se oltrepassassero l'infinito e giungessero sino a noi, affinché
anche noi possiamo cantare gloria e lode all'Altissimo. Alcune colonne, dall'aspetto
antico, paiono stipiti di una porta che apre al Mistero e contemporaneamente lo
rivela… colonne simbolo di quell'impero romano di cui Gesù fu cittadino ma che
minò alle basi con la sua Novità evangelica. Oppure, come dice Don Sergio, quelle
colonne richiamano l'esortazione contenuta nel Salmo 23 "
Apritevi, o porte eterne,
ed entri il Re della Gloria...
" Apriti, cuore e fai entrare la Salvezza!
Il sottile velo, posto come sfondo e illuminato da una luce blu, richiama il cielo di
quella notte santa a cui noi tutti siamo legati non solo per tradizione, ma soprattutto per
la consapevolezza che senza la notte santa, senza il sì di Maria e senza Gesù, la nostra
vita sarebbe molto povera. Allora apriamo le nostre porte a questo umile Bambino che
ha sconfitto il male e ha donato all'umanità una speranza nuova. Non importa se il
Natale è passato perché, come dice un noto detto della Cascina dei gialli, "
O è Natale
tutti i giorni o non è Natale mai
"; perciò ogni giorno è occasione per far brillare la luce
del Natale in questo mondo che sembra avere perso la retta via.
Grazie quindi a chi ogni anno silenziosamente lavora per regalarci momenti di
intimità con il grande Mistero che libera da ogni paura, ci assicura che Dio è con noi e
offre quella pace interiore, fatta di perdono, che allieta il cuore.
STEFANO E PAOLA