Pagina 16 - Il Tassello

Versione HTML di base

16
Il nostro ripartire
Quarantena in casa Lavazza
C
on le belle giornate in arrivo, la parziale riapertura e la fine imminente della scuola,
a pensare ai mesi trascorsi sembra quasi di raccontare a volte una barzelletta, a
volte un racconto di paura, ma tant’è…siamo usciti quasi indenni dal lockdown,
come ormai lo abbiamo imparato a chiamare, ma, a ripensarci, è stata un’avventura!
È iniziato tutto con una fuga dalla montagna…Quando la Lombardia stava per
diventare zona rossa noi eravamo sulle piste del Piemonte e, col pensiero di non rientrare
e lasciare da soli i nonni, siamo tornati a casa con le valigie fatte in fretta e furia a
mezzanotte. I primi giorni sono stati molto difficili, non si poteva fare nulla, niente calci al
pallone con gli amici, niente oratorio, niente caffè al bar, ma ci siamo adattati alla svelta.
Abbiamo usato la tecnologia per comunicare in altri modi: lunghe videochiamate ai
nonni a Fagnano, chat di HouseParty e di Clash of Clans con i compagni e, non da
ultimo, le videolezioni con le maestre e gli alunni di mamma. Per un po’ è stato bello stare
sul divano a non fare nulla, non togliersi il pigiama per tutto il giorno e abbiamo anche
festeggiato diversi compleanni che non potremo dimenticare. Infatti abbiamo ingaggiato
i vicini per cantare “Tanti auguri a te” dal balcone, con striscioni e trombe da stadio per gli
11 anni di Ale, ma anche partecipato a videochat per i compleanni altrui, guardando solo
da lontano la torta e sperando di trovarci presto insieme per davvero.
In certi momenti ci è sembrato di essere in un film western, quando i due pistoleri si
affrontano dicendo “Questa città è troppo piccola per tutti e due!”. Le stanze della casa
non bastavano mai, abbiamo fatto meetings in camera, sul balcone, sul divano, azzittendoci
l’un l’altro mentre papà lavorava con i colleghi al pc e noi vagavamo per la casa in cerca di
una buona connessione. Stavamo tanto insieme, ma anche divisi ciascuno sul suo monitor,
spesso attaccati ai nostri apparecchi elettronici, finché Ale ha deciso di dare una svolta alle
nostre serate da bivacco: c’era bisogno di creare delle serate a tema!
Così è nata la sera senza apparecchi elettronici, che venivano chiusi in una scatola, la
serata dei giochi da tavolo, quella dei panini sul divano per guardare tutti insieme un film
(dopo intense discussioni sul titolo!) e quella di lettura di un libro (anche se non tutti ne
sono stati entusiasti). Non sempre siamo riusciti a rispettare queste serate, ma abbiamo
visto papà, allergico ai giochi di carte, appassionarsi a Dobble e, alla prima vittoria,
abbiamo dovuto sopportare le sue urla
da stadio sul balcone, euforico per
averci battuto.
Per passare il tempo ci siamo
inventati attività nuove: abbiamo
dipinto striscioni, abbiamo provato
ad allevare farfalle, a fare il pane, la
pizza, le torte, i biscotti…. Abbiamo
condiviso i nostri manicaretti con i
vicini, scambiandoci piatti pasquali e
ascoltato la messa con Youtube.
Notizie dalla Parrocchia: Preadolescenti