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Il nostro ripartire
Notizie dalla Parrocchia: solidarietà
Q
uando ci siamo messi in moto tanti anni fa
(subito dopo la fine della guerra in Bosnia),
speravamo che prima o poi l’emergenza sarebbe
finita, ma purtroppo continua tutt’ora.
La situazione in Bosnia è sempre molto precaria sia
per motivi politici che economici: il costo della vita è
aumentato molto mentre gli stipendi e le pensioni sono
rimasti al di sotto del livello di sopravvivenza.
Nel nostro ultimo viaggio, effettuato dal 13 al 16
febbraio, siamo partiti in 6: Edo e Annamaria, Piero,
Massimo Stefano e Laura.
Il viaggio è andato super bene, a parte un tratto di strada con nebbia, ed anche il
passaggio alle dogane non ha riservato grandi problemi. Partiti alle 4 del mattino,
siamo arrivati da Dzana verso le 19, scortati da Emir, che ci ha accompagnati a
destinazione.
Lì ci attendevano anche i piccoli Dino e Iris, che dopo un breve momento di
timidezza ci hanno coinvolti nei loro giochi, balli e canti: non è da tutti avere in un sol
colpo 6 nonni/zii a disposizione...
Dopo le otto è arrivata Mersiha a prendere i bimbi ed abbiamo iniziato ad
organizzare le nostre giornate, oltre ad avere notizie delle nostre famiglie.
Famiglia di Dzana
I piccoli Dino e Iris hanno 4 anni e frequentano la scuola materna presso le suore
dell’orfanotrofio Egitto. Iris sta facendo sedute di logopedia, per risolvere difficoltà
nella parola.
Mersiha lavora in un centro estetico: si occupa di depilazione con il laser ed è molto
apprezzata sia dalle clienti che dalla datrice di lavoro.
Il marito Igor attualmente si trova sulla nave, in Scozia, dove svolge il suo lavoro.
Tornerà a fine mese ed andrà a Spalato con i bimbi, giusto per i controlli medici di
Iris.
Emir lavora sempre come autista, a disposizione dei politici di turno del Cantone di
Sarajevo. Ad esempio, proprio nella giornata del nostro arrivo, ha gestito l’accoglienza
di una delegazione dal Montenegro in visita ufficiale.
Edin, dopo aver giocato nella squadra di Tuzla, in cui non si è trovato a suo agio, ha
passato un periodo a Malta, ma anche qui grande delusione: pagato una miseria. Ora
gioca in una squadra di serie A, a Bijeljina, una cittadina al confine con la Serbia. La
squadra si chiama Zvijerda09, non è all’apice della classifica, ma Edin è confermato
per la stagione, prende 1200KM (600 euro) al mese, che gli bastano per vivere.
Dzana fa la nonna e si destreggia con i bisogni ed i problemi delle varie famiglie.
Sarajevo 13/16 febbraio 2020