PARROCCHIA
S. MARIA REGINA
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Anno 2001
Numero 3 - Dicembre 2000

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IN FRETTA SI CAMBIA

Ad una certa et?si stenta a seguire tutte le mode e tutti i cambiamenti, soprattutto per la rapidit?con cui questi si verificano, dandoci la sensazione "che manchi il fiato". Scompare in fretta, per esempio, un certo modo di fare televisione e ne arriva un altro, per lo meno strano. Cambiano le abitudini in casa e fuori casa. Cambia velocemente il modo di comunicare. Cambia un anno (sembra passato un secolo rispetto all'euforia per il duemila). Cambia il modo di fare i regali, di vestire, di spendere, di vivere il tempo libero, di lavorare. Cambiano in le vetrine per anticipare i gusti della gente. Cambiano le cose: ma questo ?normale. E' che si cambia in fretta! "Bisogna stare al passo, altrimenti sei finito", dichiara qualcuno.

"Mio Dio come far?" ci viene da rispondere.

Nel frattempo si desidera rileggere per la terza volta quel libro che ci piace, ascoltare quella emozionante canzone per l'ennesima volta; si vuole perdere del tempo con quell'amico, parlare di s?con chi ti pu?ascoltare; si sente il bisogno di silenzio o di pronunciare parole essenziali; si ha voglia di centellinare le esperienze, rallentando la corsa troppo veloce di ogni cosa.

Si rimane cos?in mezzo tra due fuochi: quello veloce che capita attorno a noi e quello calmo che avvertiamo dentro di noi. Ci accorgiamo, inoltre, che alcune esperienze hanno il potere di fermare il tempo e impedire all'uomo di essere strattonato da un parte e dall'altra. La gioia per una nascita, la fatica per la sofferenza che vediamo nelle persone care, il lutto che ci tocca in prima persona, l'incontro con la persona amata, la scoperta di Dio? quanti momenti in cui la moviola della vita ci mostra il particolare, ci fa notare ci?che normalmente sfugge. Il pi?delle volte queste circostanze non dipendono da noi, per??vero anche che possiamo manovrare noi alcuni pulsanti per fermare un?immagine o frenare il nostro correre. Mi riferisco alla scelta di organizzare una vacanza, di scegliere come vivere il tempo libero, di andare a trovare una persona, di dedicare del tempo per lo spirito. E poi, meno male che c??Natale, che ci sono le capanne, i pastori, il bambino con il bue e l'asino; meno male che non si ?diventati del tutto "fuori di testa", meno male che molti sanno opporsi al veloce luna park di questa societ? Il muschio e gli scatoloni recuperati dalla cantina, ci portano infatti qualcosa di antico, capace di rallentare il tempo. Gli eterni riti del presepio, ricordano il Padreterno che ci ha regalato un po' del suo tempo prezioso fermandosi in quella grotta. Una memoria che aiuta proprio a tenere in mano le cose che hanno un valore. Si cambia, questo fa parte della vita, ma non vogliamo che questo avvenga senza il nostro consenso.

Si cambiano infatti i pensieri perch?si diventa pi?attenti, si cambia il cuore perch?si capisce che ?meglio essere buoni; si cambia come le piante rinnovano il loro aspetto o come i capelli che diventano bianchi. Si cambia per?rispettando il tempo, vedendo tra le nostre mani lo scorrere delle cose, imparando dalla natura che ?nemica della fretta.
Forse non riusciremo a stare al passo con tutte le scoperte o con tutte le novit? Ci basti stare al passo (questo s?) con quei cambiamenti che la vita richiede, diventando pi?buoni di quello che ora siamo. Su queste linee, ce la possiamo fare.

Don Norberto

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