Pagina 9 - Il Tassello

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Abbiamo parlato del-
l'accidia (vizio capitale e
malattia del nostro
tempo), che viene defi-
nita come ciò che sof-
foca l'intelletto, ruba al-
l'anima ogni energia, tanto
che non si ha voglia di fare
nulla. In modo ancora più partico-
lare l'accidia è quel vizio che ci allontana da Dio
raffreddando la nostra figliolanza divina così che
da diventare insignificanti, "senza tono".
Che fare in questa situazione cosi pesante?
I padri del deserto, attraverso la loro esperienza,
danno dei rimedi che si riconducono ad un princi-
pio:
resistere, rimanere inchiodati
dove si è,
rifiutare la fuga che farebbe il gioco del demone.
Mi è sempre piaciuto l’esempio del monaco Palla-
dio a cui l'accidia aveva dato filo da torcere.
Una volta che era tormentato dall'accidia,
andò dal padre spirituale Macario e gli disse:
"Abbà, che devo fare? I pensieri mi tormentano e
mi sussurrano: Tu non fai niente, vattene via di
qui". Ed egli mi rispose: " Dirai loro: Custodisco le
mura della cella per amore di Cristo!".
Proprio perché i pensieri accidiosi tendono a
far perdere consistenza alla persona, ecco il
primo suggerimento: "
Tieni duro, opponiti!
". C'è
molta saggezza in questo consiglio, tenendo
conto che noi, davanti a qualsiasi difficoltà, sce-
gliamo la strada che ci sembra più evidente:
quella di chiudere, di andarcene, quella di cam-
biare. Quanti esempi di crisi nella vita matrimo-
niale o nelle relazioni con gli altri, ci fanno scap-
pare! Quanti abbandoni nella vita spirituale o
quante fughe davanti ai propri doveri… Sembra
che si ragioni proprio come il demone dell'accidia.
Un Abbà del deserto così sintetizza questa
prima indicazione:
"Va', entra nella tua cella e
siediti e la tua cella ti insegnerà ogni cosa".
In secondo luogo la tradizione antica sugge-
risce
di rimanere in solitudine
, non cercando le
compensazioni attraverso quel parlare vuoto e
inutile, solo per "non stare in silenzio".
In terzo luogo diventa necessario scegliere
una guida spirituale
che possa aiutare in questa
lotta che da soli diventa quasi impossibile. Farsi
aiutare da un padre spirituale a cui si riconosce
questo carisma nel momento in cui mi dichiaro
suo
figlio, accetto di essere
suo
discepolo.
Un altro consiglio interessante è quello di
stare nella misura
. Proprio perché l'accidioso
tende agli estremi e cioè e portato ad esagerare
nel non fare nulla o nel fare troppo, la saggia
indicazione dice così: "Abbi misura in ogni cosa".
Il quinto consiglio richiama la
preghiera,
lo
strumento indispensabile affinché Dio, che è più
forte di ogni male, venga in nostro soccorso.
Possono bastare questi rimedi (tra i tanti)
che vengono offerti dalla tradizione della chiesa e
risultano di grande attualità per il mondo moderno
che con l'accidia... "viaggia a braccetto".
Da molti autori emerge quindi che è la lotta
l'elemento su cui fare leva per combattere ogni
tipo di male, accidia compresa. Concludo allora
con queste semplici parole:
Il pover'uomo tutto
pesto come Antonio il padre dei monaci chiede
stupito e con aria di rimprovero: "Signore, dov'eri
tutto questo tempo? Perché non sei apparso fin
dall'inizio per porre fine ai miei dolori? Ecco che si
sente dare una risposta strana e misteriosa: "Io
ero qui, Antonio, ma ho aspettato per vedere la
tua lotta!".
D
ON
N
ORBERTO
NON SOLO GELATI: I RIMEDI ALL’ACCIDIA
Prendendo spunto dalla pubblicità di una nota ditta di gelati, stiamo percorrendo le parole di questi “sette peccati
capitali”. Dopo aver descritto che cosa è l’accidia, vediamo ora i rimedi per combattere questo vizio capitale.
ANNIVERSARI DI MATRIMONIO:
16 MAGGIO 2004 ORE 10
Il 16 maggio (e non il 2 maggio come erroneamente è stato detto!), durante la
Messa delle
ore 10,
festeggiamo anniversari significativi di matrimonio (da 5 a 100). Iscriversi da don