Pagina 15 - Il Tassello

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IL DIGIUNO
Cosi è chiamato quello prescritto per tutta la Chiesa e
che, perciò, è estremamente semplice perché adatto a qual-
siasi persona. E’ qualcosa che appartiene alla nostra storia,
alla grande tradizione del cristianesimo.
Il primo venerdì e il venerdì santo sono giorni di digiuno
dal cibo e di asti-
nenza dalla carne e dai cibi ricercati o costosi.
Gli altri venerdì si sottolinea l’asti-
nenza.
Qualche indicazione pratica: un pasto sarà sostituito da un semplice spuntino,
secondo le proprie necessità. In questo modo, per esempio, se si sceglie il pranzo co-
me pasto completo, a cena si mangi solo qualcosa che metta nella condizione di tra-
scorrere il resto della notte senza accusare la fame. L'importante, e qui sta l'essenza
del digiuno, è la disciplina. C’è anche … il digiuno dalla televisione (scelta di program-
mi intelligenti o spegnimento), dall’uso del computer (solo per le necessità), dai viziet-
ti (giochi di azzardo, spese inutili…)
Il problema diventa quello di non farsi distrarre per essere concentrati su Gesù e
la sua croce, sul bisogno di conversione che sentiamo.
15 MARZO
22 MARZO
29 MARZO
ORE 21
“Dare la parola
alla Parola”
Non capita mai di mettersi attorno al vangelo e comunicare
ciò che la Parola ci suggerisce. Siamo abituati a farlo da soli…
quando lo facciamo. Neppure in famiglia capita spesso di comuni-
care le proprie emozioni che il Signore ci mette nel cuore.
Ci sembra giusto spingere per questo esperimento nel mese
di marzo: stare in una casa, quindi in un contesto piccolo e fami-
liare ed essere aiutati a “dare la parola alla Parola”. Questo deve
essere fatto in un clima di preghiera, invocando proprio lo Spirito
affinché disponga il cuore all’ascolto di Dio che ci parla anche at-
traverso le parole degli altri. Siamo tutti discepoli di Dio!
Il fine è quello di trovare il valore di piccole comunità che
avvertono tra di loro il Maestro: è come ritornare alle prime co-
munità cristiane che si trovavano nelle case a celebrare l’Eucari-
stia o a quelle comunità dove non è consentito professare la fede.
Ecco, perché non provare? Potremo dopo questo primo esperi-
mento rilanciare questa iniziativa nel mese di ottobre quando ci
saranno le Missioni.
Chi desidera partecipare può fare due cose:
??
organizzare un gruppo in casa propria trovando le persone
(7 o 8 persone).
??
dare il nominativo in parrocchia e inserirsi in quelle case che
hanno dato la loro disponibilità. Il fatto che magari non ci si
conosca potrebbe essere una occasione molto positiva
L’ASCOLTO