Pagina 10 - Il Tassello

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NELLA SPIRITUALITA’
“...non aprì la sua boc-
ca
; era come agnello condot-
to al macello, come pecora
muta di fronte ai suoi tosatori
e non aprì la sua bocca.”
(Is.
53,7)
Perchè hai lasciato che
ti offendessero?
Oh, Gesù, se
tu avessi parlato, se ti fossi
sforzato di valorizzare le ope-
re buone compiute, i miracoli,
le guarigioni: avresti potuto,
non dico, vantartene, ma al-
meno non far passare tutto,
ma proprio tutto sotto silen-
zio...
Non ti sei difeso e con
questo hai permesso a Pilato
di scambiarti con un malfatto-
re, farti flagellare e mandarti
in croce. Perchè l’hai fatto?
Barabba, il criminale, è anda-
to verso la libertà e tu, l’unico
Giusto, hai preso il suo posto,
come se fossi il colpevole.
Ci vuole il tuo Spirito,
per entrare in questa logica,
Signore
: è così lontana dalla
mia mentalità che è passato
un mese ed io sono ancora qui
a pensare, a meditare,
a con-
templare il tuo silenzio
, il
silenzio della “pecora muta”,
dell’Agnello di Dio che non
ha cercato di salvare se stesso
e col suo silenzio ha pagato al
posto di un altro (Barabba,
Caino, l’umanità intera vinta
dal peccato), lasciando che si
compisse la volontà di suo
Padre.
“Dio non ha mandato il
Figlio nel mondo per giudica-
re il mondo, ma
perchè il
mondo si salvi per
mezzo di
lui
.”
(Gv. 3,17)
Nella preghiera, nel rac-
coglimento di una chiesa vuo-
ta, “sento” il tuo silenzio, Ge-
sù. Hai saputo tacere di fronte
all’umana incapacità di com-
prendere e così facendo hai
mostrato a tutti il volto buono
di Dio:
“Gustate e vedete
quanto è buono il Signo-
re!”
(Sal. 34)
Solo con l’aiuto del tuo
Spirito, che è Spirito d’Amo-
re, posso intuire
la logica pa-
squale
e accettare ciò che pri-
ma non capivo:
il tuo sacrifi-
cio d’amore.
Hai detto che tu e il Pa-
dre siete una cosa sola: da-
vanti ai miei occhi che fatica-
no a comprendere si svela un
Dio così buono da lasciarsi
flagellare dagli uomini e farsi
mettere in croce, un Creatore
che accetta di essere rifiutato
dalle sue creature, un Padre
Misericordioso che ama in
modo esagerato ed eterno,
perdona le colpe e gli errori e
ancora e sempre offre a tutti
un’altra possibilità di amici-
zia, di amore.
“Nell’intimo mi insegni
la sapienza...”. (Sal. 51)
Solo se mi doni il tuo
Spirito posso intuire ciò che
ancora fatico ad accettare:
il
mio sacrificio d’amore
! Que-
sta è la strada, se davvero vo-
glio seguirti, questa
è la
mia
salvezza
: credere che nel mio
intimo, nascosto sotto strati di
egoismo e paure, è presente il
tuo Amore che aspetta solo di
essere riscoperto e portato
alla luce.
Contemplando nel silen-
zio la tua bontà, imparerò a
poco a poco a compiere scelte
buone e sarò capace anch’io,
con tutte le mie fragilità, di
tacere piuttosto che accusare,
di comprendere invece di giu-
dicare,
lasciando posto ad un
silenzio che è anche un “sì”
,
un ”fiat”, sia fatta la tua vo-
lontà.
Aiutami a diventare
buona, semplicemente buona,
e muta e silenziosa come te,
se occorre, perchè è necessa-
rio, a volte, essere muti per
non rispondere al male col
male, per non tentare di salva-
re se stessi a ogni costo, per
non tirarsi indietro quando c’è
da amare.
E talvolta chi ama, sof-
fre. Tu però hai detto che l’a-
more dura in eterno. In fondo
alla via della Croce c’è la Re-
surrezione:
tutto ciò che è
sacrificio d’amore viene
strappato alla morte e conti-
nua a risorgere
.
Se vogliamo salvare ciò
che abbiamo di più caro, la
vita, la gioia, l’amore, non
dobbiamo tenerlo stretto in
pugno per paura di perderlo,
ma dobbiamo donarlo, con la
speranza che ci penserai tu a
custodirlo, a farlo risorgere.
E’ questa la nostra
gioia:
nulla del nostro amore
andrà perduto
! Continua a
risorgere in noi, Signore, per-
chè impariamo a tener vivo
ciò che a te stava più a cuore:
mostrare a tutti, accettando
anche di consumarci per amo-
re,
il volto buono di Dio
.
M
ARIA
L
UISA
UN SILENZIO CHE SALVA