Pagina 1 - Il Tassello

Versione HTML di base

1
E’ questo logo che accompagnerà il nostro quarantesimo anno di
vita: una Madonna con il suo bambino in una forma stilizzata. All’e-
sterno della chiesa l’immagine riportata su un grande telo segnale-
rà questa data, mentre altri striscioni indicheranno le attività tipi-
che di questo anniversario. La statua della nostra Madonna ri-
mane il punto di riferimento, mentre l’immagine stilizzata vuole
dare un senso di attualità attraverso la mano dell’artista.
La testata del “Tassello” cambia, dopo 9 anni di onorato
servizio. La parola Tassello venne scelta per indicare
“qualcosa” che aiuta a tenere insieme (come per le antiche strutture
murarie) o anche per saggiare un ambiente (come quel blocchetto che si estrae dalla
fresca anguria) oppure per indicare l’importanza di ogni idea e di ogni persona (come la
tessera di un puzzle). Se queste spiegazioni non fossero esaurienti la parola potrebbe
indicare quel semplice cuneo di legno che viene messo affinché un mobile trovi la sua
stabilità.
Piccole novità che hanno una importanza semplice. Sono segni per indicare una
data e per ricordare il valore di una comunità cristiana che ha delle radici nella storia e
che deve muoversi verso l’alto se vuole essere come il maestro l’ha voluta.
Anno IX - N. 4
28 gennaio 2007
Mi capita di frequentare ultimamente
gli ascensori dell’ospedale e notare alcune
cose che avvengono in esso. Situazioni co-
muni che tutti viviamo e che sono entrate
nei libri o nelle battute dei comici.
Stare in ascensore con altri fa nascere
un senso di disagio per l’obbligo di essere
stretti a persone che non conosciamo. An-
che sul treno capita di essere con altre per-
sone, ma non è la stessa cosa. Mentre si è
chiusi in ascensore e si sale ai piani alti,
normalmente non si parla, ognuno cerca
un punto verso cui guardare e molto spes-
so è l’indicatore del numero che cambia di
piano in piano. Si
aspetta con ansia
di veder comparire
il proprio numero
di arrivo. Nei po-
chi minuti di forza-
ta convivenza è Il silenzio a dominare,
mentre sembra che l’ascensore sia lento,
molto lento. Solo un bambino in braccio
alla mamma o qualche personaggio estro-
verso riesce a rompere quel clima. Final-
mente l’arrivo al piano sblocca la situazio-
ne e si sente un biascicato “buon giorno”
che riceve in cambio una altrettanta rispo-
SALENDO IN ASCENSORE
Parrocchia Santa Maria Regina, Busto Arsizio
Pagina WEB: www.santamariaregina.it
info@santamariaregina.it