Pagina 2 - Il Tassello

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sta poco convinta. Va molto meglio quando
si riesce ad entrare da soli nell’ascensore e,
guarda caso, sembra che il mezzo prenda
subito una forte velocità. Da questa rapida
descrizione, presa in prestito da quello che
ci capita, traggo delle considerazioni.
Gli anni che abbiamo da vivere su
questa terra assomigliano molto ad una sa-
lita in ascensore, anche se si tratta di una
salita lenta, lunga e faticosa. Nel corso del-
la vita ci incontriamo con parecchie perso-
ne, la maggior parte delle quali scivolano
via nell’anonimato, mentre altre condivi-
dono con noi momenti intensi. Tutti sulla
stessa barca, si dice, più o meno vicini! Si è
quasi obbligati dalla vita a stare fianco a
fianco. Cercare allora di rendere vivibile
l’ascensore del tempo e della storia sembra
essere il compito che dobbiamo eseguire,
pena vivere male la salita ai piani alti!
C’è difficoltà a portare avanti questo
lavoro per il fatto che siamo tutti soggetti
alla diffidenza, a quello stato d’animo che
ci viene al primo impatto con le persone.
Ci sentiamo nudi davanti a chi non cono-
sciamo e allora subentra la diffidenza con
l’aggiunta talvolta della paura.
Teniamo conto poi che comportamen-
ti di questo tipo sono determinati da dove
siamo nati e dalla cultura che respiriamo. I
nati in Lombardia o al Nord risentono un
po’ di un clima chiuso rispetto a coloro che
sono resi più aperti dal sole del Sud. Non
si può generalizzare ovviamente, però esi-
ste questo condizionamento. La conoscen-
za dell’altro, che avviene con calma e ser-
vendosi di mille occasioni, è una buona
“aspirina” per superare questo malanno.
Così, con il passare del tempo, quando le
persone diventano meno estranee, si mo-
difica l’iniziale modo di fare. Se però siamo
toccati delusioni provocate da altri, la diffi-
denza ritorna per poi rimanere a lungo.
Non possiamo smettere quell’impe-
gno di creare un clima di accoglienza e di
cordialità attorno a noi che favorisce buoni
rapporti con tutti. Nulla di complicato, so-
lo uno sforzo maggiore, finché siamo sull’-
ascensore della vita!
Mi piace pensare infine che il buon
Dio prenda anche lui l’ascensore, che abbia
preso anche lui il nostro stesso ascensore;
mi piace immaginarlo mentre continua,
nell’ascensore della storia, a salire e a scen-
dere per incontrare tutti, per dare una oc-
chiata di simpatia, per aiutare a rompere
l’imbarazzo di fredde relazioni.
D
ON
N
ORBERTO
LA STAGIONE DEI QUARANTENNI
Due serate per cercare di capire cosa avviene nei quarantenni
(quella età che, grosso modo, va dai 40 ai 50 anni). Necessarie
riflessioni per chi si trova “nel mezzo del cammin”, per chi tra po-
chissimi anni vi entrerà e si deve preparare, per coloro che hanno
superato questa stagione e vogliono ripensare il tempo trascorso.
Utili serate per pensare a ciò che avviene in noi.
Mercoledì 7 febbraio ore 21 - Centro parrocchiale
A PARTIRE DAL CORPO
Dottoressa Maria Teresa Gallazzi, ginecologa
Mercoledì 14 febbraio ore 21 - Centro parrocchiale
A PARTIRE DAL NASCOSTO
Don Stefano Guarinelli, psicologo