Pagina 10 - Il Tassello

Versione HTML di base

10
E’ questo lo slogan con
cui si presenta oggi l’Arsena-
le della Pace, a Torino. Sorge
in un quartiere della periferia
torinese, dove emarginazione,
povertà, sfruttamento, sono
realtà all’ordine del giorno. Il
Sermig, Servizio Missionario
Giovani, è stato trasformato
da fabbrica di Guerra a fab-
brica di sorrisi. Dal 1983, gra-
zie al lavoro gratuito di molte
persone, soprattutto giovani,
questo luogo è divenuto un
punto di riferimento per le
persone meno fortunate, che
possono trovarvi accoglienza,
sostentamento e protezione.
Non solo questo luogo
offre aiuto umanitario alle
persone in difficoltà, ma dona
la possibilità a tutti i giovani,
vogliosi di dedicare un po’
del proprio tempo agli altri, di
potersi sentire davvero utili e,
in questo modo, dare un senso
alla propria vita. Credo che
l’esperienza al Sermig sia una
di quelle esperienze che non
può lasciare indifferenti, in-
somma
di
quelle
che
“lasciano il segno”! Passarci
solo una giornata, è sufficien-
te per capire che il tuo, se pur
piccolo contributo, è vera-
mente importante perché va
ad aggiungersi a quello di tan-
te altre persone, creando qual-
cosa di semplicemente unico
e soprattutto facendo crescere
dentro di te il desiderio di tor-
nare e…fare di più!
La cosa che più colpi-
sce, o almeno ha colpito me, è
il modo con il quale viene af-
frontata qualsiasi situazione,
con quell’attenzione che si
riserva alle cose importanti,
con quello sguardo d’amore
che non si perde mai. Ad e-
sempio quando nel pomerig-
gio abbiamo aiutato ad imbal-
lare gli scatoloni da spedire
ad alcuni paesi poveri del
mondo, ci sono stati spiegati
alcuni “criteri di selezione”
del materiale; e, ad esempio,
quello per i vestiti era: “fate
come se questi capi li doveste
ricevere voi. Indossereste un
abito del genere? Criteri un
po’ strani al primo impatto,
ma poi, pensandoci bene, i
più semplici del mondo! In
poche parole, quindi, riuscire
a mettersi nella situazione di
chi è stato sì meno fortunato
di noi, ma che, certamente,
merita di avere gli stessi iden-
tici diritti ed il medesimo ri-
spetto di chi come noi, è stato
un po’ più fortunato.
Inoltre, entrando nell’Arsena-
le, si può rimanere affascinati
dal gran numero di persone
che offrono il loro tempo,
prestano le loro capacità met-
tendole al servizio dei biso-
gnosi; basti pensare che, al-
l’interno della vecchia struttu-
ra è stato ricavato un vero e
proprio centro sanitario, con i
diversi ambulatori medici,
suddivisi in base alla speciali-
tà, (dentista, pediatria, fisiote-
rapia,…!) dove molti medici,
sempre in maniera gratuita,
mettono a disposizione il tem-
po che possono ricavare dal
loro lavoro, per prestare le
cure mediche necessarie alle
persone, adulti e bambini, che
popolano l’Arsenale.
Dal mio punto di vista questa
è una cosa davvero notevole,
poiché dimostra che nel mon-
do ci sono tante persone di-
sposte a porgere il proprio
sostegno e la collaborazione,
per aiutarne altrettante a co-
struirsi un futuro migliore.
Penso anche che una mano
potrebbe darla ciascuno di noi
e che è indispensabile, per
poter fare il Bene, capire che
è un dovere farlo Bene, dedi-
candovi, cioè, il tempo e la
fatica necessari per realizzare
qualcosa di concreto e utile.
Il Sermig è la prova tangibile
della mano di Dio sul lavoro
degli uomini e la testimonian-
za che, se ci si mette in gioco,
si può costruire qualcosa di
veramente, veramente incredi-
bile.
C
ATERINA
N.
GRUPPO DI SPIRITUALITA’ - “ SPERANZA E VITA”
Prende il via in città una esperienza nuova legata all’Opera Madonnina del Grappa di
Sestri Levante aperta a persone vedove che vogliono ritrovare energie e forza per
vivere quella faticosa stagione della vita. Appuntamento nella parrocchia di Beata
Giuliana
sabato 3 marzo dalle ore 16 alle 17.30.
FARE BENE, IL BENE