Pagina 10 - Il Tassello

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MI RITORNI IN MENTE ...
Don’t shoot me, I’m only the piano pla-
yer
. Tradotto non sparate sul pianista! La frase
citata è il titolo di un bellissimo album di Elton
John del 1972 e la metafora è la seguente: non
abbiatene a male se anch’io per i prossimi tre
numeri scriverò molto sul festival di Sanremo.
Il progetto è di raccontare dal mio punto
di vista quello che è stato e che è ancora questa
grande manifestazione italiana che è diventata
un grandissimo circo con repliche per cinque
lunghissime serate televisive e radiofoniche. Il
festival di Sanremo ha compiuto cinquantasette
anni e il sottoscritto non se li ricorda tutti per-
ché nei primi anni non c’era ancora, tuttavia mi
hanno raccontato che negli anni cinquanta il
festival era trasmesso solo per radio presentato
da Nunzio Filogamo e durava solo una serata.
Detto che la prima vincitrice è stata Nilla
Pizzi con il brano Grazie dei fior, il ricordo sci-
vola subito al 1958, l’anno, secondo i critici
musicali, della svolta epocale: vince la canzone
Nel blu dipinto di blu
” ma per tutti è “
Volare
cantata da Domenico Modugno in coppia con
Jonnhy Dorelli. I nostri genitori sono diventati
adulti con questa canzone che ha modificato lo
stile musicale di allora lanciando, di fatto, la
categoria degli “urlatori”. Infatti, due anni do-
po vinse Tony Dallara (il re del genere urlato)
cantando (?) con Renato Rascel la canzone
Romantica
”.
E siamo arrivati agli anni sessanta, qual-
che televisione in bianco e nero c’era già nelle
case dei più fortunati ed io mi ricordo dei veri e
propri gruppi di ascolto nelle case dei vicini
per assistere tutti assieme alle appassionanti
vicende canore. L’anno 1964 è un anno impor-
tante per il festival. C’è la rivelazione Bobby
Solo (il ragazzo col ciuffo) che vende parec-
chio cantando la strappalacrime “
Una lacrima
sul viso
”: quell’anno però vinse Gigliola Cin-
quetti con “
Non ho l’età
”, testo oggi superato
però ricordare ai più giovani “
lascia che viva
un amore romantico nell’attesa che venga quel
giorno
” non è certamente diseducativo. Il 1965
è l’anno de “
Le colline sono in fiore
” di Wilma
Goich che non vinse ma ebbe un successo stre-
pitoso per quei tempi, e l’anno seguente 1966,
va ricordato per l’esplosione (musicale) di Ca-
terina Caselli. Il brano “
Nessuno mi può giudi-
care
” chiaramente non vinse ma l’eco che dopo
quaranta anni ha ancora
quella canzone dimostra
tutta la sua bontà musicale.
Da ricordare che la
Caselli lanciò la moda del
casco d’oro, un taglio di
capelli che ebbe fra le
giovanissime di quegli
anni un successo clamo-
roso. E poi vennero gli
ultimi anni sessanta, che io mi ricordo bene.
Ho scaricato da internet la lista nelle canzoni
partecipanti in quei tre anni e devo dire che so-
no veramente poche quelle che non mi ricordo
assolutamente, la maggior parte dei brani me li
ricordo bene e li ho ancora ben presenti. Ci
sono canzoni popolarissime come “
Zingara
vincitrice nel 1969 con Iva Zanicchi e Bobby
Solo, e canzoni altrettanto famose, ma di se-
conda fascia, come
Cuore Matto, Io tu e le ro-
se, Che freddo fa, La pioggia, Zucchero, La
tramontana, Gli occhi miei, Un’ora fa, L’im-
mensità, Pietre, Casa bianca
e così via.
Nella mia personale classifica di quegli
anni non posso dimenticare “
Proposta
” cantata
dal gruppo dei Giganti e arrivata terza nel 1967
con un tema pacifista “Mettete dei fiori nei vo-
stri cannoni”. Proseguo con “
Lontano dagli oc-
chi
” una delicata canzone di Sergio Endrigo,
arrivata seconda nel 1969 per finire con “
Il
cammino di ogni speranza
” di Caterina Caselli,
anno 1967, ai più sconosciuta ma con testo bel-
lissimo. Finisco questo mio primo appuntamen-
to ricordando la morte di Luigi Tenco avvenuta
durante il festival del ‘67, dovuta a suicidio,
per l’eliminazione del suo brano “
Ciao amore
ciao
” (ma ci avranno detto tutta la verità?) e il
debutto a Sanremo nel 1969 di un cantautore
alle prime armi ancora ai più sconosciuto. Si
trattava di Lucio Battisti che sul palco del tea-
tro del Casinò cantò senza successo il brano
Un’avventura
”: qualcuno lo conosce?…
GIO VANNI G.
SANREMO E DINTORNI….
PESCA DI BENEFICENZA
Invitiamo a portare materiale utile per allesti-
re il banco di beneficenza per il Palio. Grazie