Pagina 9 - Il Tassello

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PENNELLATA DI POESIA
…Dolce inquietudine…
“Piano, la gioia di vivere
nel gioco del tempo.
Passo passo, mi ridesto.
Contemplo il mondo,
da dietro occhi ridenti,
e allegra, mi offro alla vita.
Il candore del pensiero
contro
il dolore di uomini in pena.
Tendo la mano.
Allargo le braccia.
Stendo la mia anima
ad asciugare al sole.
Mollette colorate
e riverbero di luce.
Rinnovo lo spirito.
Spalanco quel che sono
a tutto un universo
che, fuori, al freddo,
dre dimostra semplicemente di essere un pessi-
mo educatore. Una volta - quando un ragazzo
portava a casa una brutta pagella - suo padre se
la prendeva con lui; oggi invece i genitori, per
cercare di difendere il loro figlio, percuotono
l’insegnante. E’ questo, sicuramente, il peggior
modo di educare i giovani, i quali, quando si
comportano scorrettamente, non devono essere
difesi ad oltranza dai loro genitori (magari per
tentare di salvare l’onore della famiglia). Con-
cludo riportando le mie considerazioni (di qua-
si otto anni fa) sulla bontà degli uomini.
Alla domanda "Gli uomini sono buoni o
cattivi?" risponderei così
:
sono buoni e cattivi
nello stesso tempo, con una differenza tra loro;
in alcuni prevale la bontà, in altri la malvagità
e in altri ancora l'
ignavia
. A quest'ultima cate-
goria - costituita forse dalla grande maggioran-
za degli esseri umani - appartengono coloro
che si ispirano al
pilatismo
,
ossia assumono lo
stesso atteggiamento di
Ponzio Pilato
(il quale,
come è risaputo, rifiutava di prendere su di sé
le proprie responsabilità e di operare delle scel-
te precise). Tale atteggiamento è decisamente
colpevole perché fu proprio l'indecisione mo-
strata da
Pilato
la causa principale della pena
di morte inflitta a
Gesù Cristo
. Tanto è vero
che il sommo Poeta ha scelto per le anime degli
ignavi - ossia di
"coloro che visser senza infa-
mia e senza lode" -
non il Purgatorio, bensì
l'anti- Inferno.
Si suole dire giustamente che:
"Torto e
ragione non si possono quasi mai dividere con
un taglio netto",
ed io sono intimamente con-
vinto che ciascuno di noi abbia quasi sempre
una parte di ragione e anche una parte di torto.
L'unica differenza sta nella validità delle pro-
prie ragioni rispetto a quelle altrui.
Insomma non è affatto vero che l'uma-
nità possa dividersi in due distinte categorie: da
una parte i buoni e dall'altra i cattivi. E' vero
invece che i cosiddetti "buoni" (certamente me-
ritevoli di un premio nell'
Aldilà)
non costitui-
scono, purtroppo, la stragrande maggioranza
degli esseri umani. Alla domanda "Lei si consi-
dera buono o cattivo?" risponderei così
:
ad evi-
tare la falsa modestia, lascerei al mio prossimo
il giudizio su me stesso.
Anch’io potrei dire - come
Indro Mon-
tanelli
- “
Non mi considero affatto ateo e non
capisco come si possa esserlo. So che morrò
senza aver trovato risposta alle tre più impor-
tanti domande della nostra vita: di dove vengo,
dove vado e cosa sono venuto a farci; il che mi
dà, quando ci penso (e ci penso sempre più
spesso) un senso di disperazione. Ma non pos-
so giocare a rimpiattino con me stesso, tanto
meno con Dio, fingendo una fede che non ho”.
W
ILDO
Stavolta non ho commenti.
Ognuno aggiunga il suo.
Buona Pasqua a tutti.
Un sorriso.
M
AMMA
F
RA
“ VINCI CON IL BENE IL MALE “
PREGHIERA IN MUSICA
Con i testi e musiche del SERMIG tratte dal DVD “Dal basso della terra”
dedicato a Giovanni Paolo II
SABATO 14 APRILE 2007 ORE 21
presso la chiesa parrocchiale