Pagina 15 - Il Tassello

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10 Maggio 2007: ancora Sarajevo….dopo
i 1000Km di viaggio e le tre frontiere da casa,
la famiglia di Dzana ci accoglie con il solito
calore di sempre. Questa volta insiste per tener-
ci tutti e sette (Ivana, Massimo, Edoardo, An-
na, Marco, Dario e Laura) nella sua casa
per pernottare. Quindi dopo animali inva-
denti e umani …. inaspettati, il mattino
seguente ci prepariamo al solito giro
presso i nostri amici che, preceden-
temente avvisati della nostra visi-
ta, ci aspettano sempre con grande
ansia.
Nulla di sostanzialmente
cambiato, purtroppo: alcune situa-
zioni leggermente migliorate, altre
decisamente peggiorate ma generalmente tutto
stabile.
Iniziamo da Hidriz…..purtroppo ora po-
tremo nominarlo solo per un ricordo. Come
disse Indira quando gli telefonammo: “Hidriz si
è trasferito”. Sì, trasferito lassù con il suo Dio.
Abbiamo purtroppo appreso che Hidriz ha la-
sciato per sempre la moglie Hana, incapace di
gestirsi, e le due figlie Indira e Merjema.
Hidriz stava costruendosi, con il nostro
aiuto, una casa per dare un futuro alla sua fami-
glia. Ora speriamo che il Ministro dei profughi
e rifugiati bosniaci possa aiutare la famiglia a
coronare il sogno del papà.
Zorica e Hamo: lui sempre peggio, ma lo
abbiamo trovato abbastanza sollevato dalla no-
stra visita. Si è persino messo a cantare! Abbia-
mo attivato Dzana affinchè trovasse un’infer-
miera che, regolarmente, faccia visita ai due
“vecchietti” per prestare le cure a Hamo e aiu-
tare Zorica nelle faccende domestiche.
Hasa: allegra come sempre nono-
stante la sua terribile situazione. Le
abbiamo portato una carrozzella
elettrica e dopo pochi minuti era
già una novella “Schumacher” in
giro per la casa! Le abbiamo inoltre
lasciato denaro per acquistarsi una delle protesi
che le permetteranno di fare a meno della car-
rozzella.
Alla scuola abbiamo finanziato (€ 500) le
vacanze estive a Rimini di due adolescenti di
15 anni e alla associazione “Il pane di Sant’An-
tonio” ci siamo fatti carico dell’adozione di una
universitaria. Verrà per lei pagata la retta di
mantenimento alla casa universitaria di Euro 75
mensili per tutta la durata degli studi.
D
ARIO
P.
SIAMO APPENA TORNATI DA...
Strana Sarajevo, soprattutto per degli “stranieri”!
Strano sentirsi a casa a mille chilometri di distanza, accolti da
una famiglia una volta rifugiata in Italia. Strano è anche lavarsi le ma-
ni intorno ad una tavola, con uno strofinaccio bagnato che passa, di
mano in mano, tra i diversi commensali.
Insopportabile è invece vedersi sfrecciare, sulla sinistra del
“viale dei cecchini”, una Ferrari fiammante di qualche “potente” e
notare, sulla destra, file di gente in attesa di una corriera che le riporti
a casa.
Buffo! Ci dicono che in centro gironzola un cane Husky senza
padrone… aspetta che il semaforo sia verde prima di attraversare la
strada!
Strano è che una banca tenga le porte spalancate sulla strada più trafficata della città, e che in
centro camminino, fianco a fianco, ragazze con il velo e coetanee con gonne a dir poco inguinali...
Senza contare che, nello stesso centro, una mensa offre circa duemila pasti al giorno a chi arriva
dalle colline intorno ed è in cerca di un piatto sicuro almeno una volta alla settimana.
Sono queste alcune delle stranezze di una città in cui, in autunno, una scuola organizza una
colletta per raccogliere un po’ di legna da donare alle famiglie di quegli alunni che non hanno di
che scaldarsi.
M
ARCO
P.
...STRANEZZE A SARAJEVO…