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Anno X - N. 7
17 maggio 2008
Parrocchia Santa Maria Regina, Busto Arsizio
Pagina WEB: www.santamariaregina.it
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Mentre si ripeteva che “quest’anno
non c’era il Palio”, abbiamo pensato
di lasciare questa espressione come
titolo della nostra festa patronale. Dopo la grande annata del quarantesimo questa edi-
zione si presenta più tranquilla, al fine di dare anche un respiro alle singole cascine.
Questo non ci impedirà di fare festa insieme, trovandoci attorno alla tavola eucari-
stica o alla tavola di un buon salamino. E’ la festa della comunità cristiana che trova at-
torno alla chiesa il suo punto di convergenza e che cerca di creare un clima buono nel
quartiere dove si vive. Dai riti della chiesa ai riti della casa, dai momenti di incontro con
il Signore a quelli con le persone.
E’ evidente per tutti che ogni iniziativa richiede l’apporto di coloro che si prestano
a dare una mano nelle diverse modalità, sia quelle finanziarie che quelle pratiche. Lo
spirito del volontariato, spesso operante dietro le quinte, deve poter contagiare altri che
forse aspettano di essere invitati e coinvolti. Ogni ambiente smette di essere chiuso
quando si riesce a far comprendere che... “abbiamo bisogno anche di te”.
Stavo ragionando in questi giorni da-
vanti al triste gesto di quei giovani di Ve-
rona che in una notte hanno malmenato un
coetaneo per un futile motivo e che, in for-
za delle percosse, quest’ultimo ha perso la
vita. In un attimo è cambiato lo scenario
della vita per Nicola Tommasoli, ma anche
per i 6 giovani incriminati e per la vita dei
rispettivi genitori.
E’ solo un attimo ma molto diverso
dalla scena di un film, dove invece è possi-
bile rimediare ogni vicenda dal momento
che le puntate devono poi avere un segui-
to! Ma nella vita non è così! Un gesto che si
compie nel
frammento
di un atti-
mo può a-
vere delle
conseguenze irreparabili. Tutti gli oggetti
si possono riparare ma la vita umana quan-
do è rotta, muore. Muore il giovane Nicola,
ma muoiono anche i suoi assassini! Come
potranno immaginare una vita di diverti-
mento o, cambiando testa, una vita di fami-
glia? Potranno ancora avere in mano i so-
gni o i desideri? No, perché in un momento
tutto si è infranto in un modo irreparabile
RESPONSABILI DI CHE?