Pagina 15 - Il Tassello

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che hanno, più o meno, lo
stesso significato: L’apparen-
za inganna – Contadini, scar-
pe grosse e cervelli fini – L’a-
bito non fa il monaco – Non è
tutto oro quel che luce. Ed
ecco l’insegnamento che si
può trarre da questi quattro
proverbi: “
Ciò che appare al
di fuori è spesso
(o magari
sempre)
ingannevole, illuso-
rio.
In sostanza essi invitano a
diffidare dalla veste o presen-
tazione esteriore e dall’aspet-
to superficiale delle cose”.
E’ bene non dimenticare
mai che al mondo coesistono
persone oneste e disoneste,
generose ed egoiste, sincere e
bugiarde, democratiche e anti-
democratiche, e che quasi
nessuno è disposto a ricono-
scere apertamente i propri vi-
zi e difetti. Ciò significa che
non ci si dovrebbe mai fidare
ciecamente di ciò che dice la
gente. In altre parole “
Fidarsi
è bene, non fidarsi è meglio
”;
quindi se non vogliamo essere
ingannati (soprattutto nell’Ita-
lia dei tranelli),
i nostri giu-
dizi devono basarsi sempre
sui comportamenti, mai sul-
le dichiarazioni altrui.
Que-
sta regola ci mette in guardia
anche da quei politici che cer-
cano di carpire, con astuzia, il
nostro consenso (ossia il no-
stro voto).
Per sapere se un politico
è davvero democratico (come
vorrebbero farci credere) dob-
biamo giudicarlo, non sulla
base delle sue dichiarazioni,
ma del suo comportamento,
ricordando che un vero demo-
cratico è sempre rispettoso
delle regole della democrazia
e che chi ricorre a mezzi ille-
citi per realizzare i propri o-
biettivi non è mai una persona
completamente affidabile. Un
errore in cui s'incorre abba-
stanza facilmente è quello di
confondere la bontà col buo-
nismo. Ricordo che circa sei
anni fa assistei ad uno spetta-
colo teatrale. L'opera rappre-
sentata (nella traduzione e
adattamento di Luca Barbare-
schi) era "Il cielo sopra il tet-
to" (Skylight) di
David Hare
ed il testo dell'opera stessa era
molto affascinante e nello
stesso tempo crudele. Quella
commedia metteva in eviden-
za lo scontro tra due mondi e
mentalità così lontani tra loro
da rendere difficili anche i
rapporti personali.
E' da allora che ho inco-
minciato a riflettere seriamen-
te sulle differenze esistenti
tra: sinistra e destra, progres-
sisti e conservatori, impegno
e disimpegno sociale, reale e
virtuale e infine tra torto e
ragione. Se fosse vero che chi
è di sinistra è dalla parte della
ragione e chi è di destra è
sempre nel torto (come qual-
cuno vorrebbe farci credere),
bisognerebbe dedurre che cir-
ca la metà dei nostri conna-
zionali (e anche della classe
politica che ci rappresenta) è
dalla parte sbagliata. Ciò sa-
rebbe in netta contraddizione
con quanto affermato da
Mons. Ersilio Tonini
il quale
si era così espresso: "
Sono
convinto che andremo verso il
meglio perché c'è tanta sag-
gezza nella gent
e".
Per concludere, cito un’-
acuta considerazione di
An-
gelo Panebianco
a conclusio-
ne di un suo interessante arti-
colo sotto il titolo “Le due
Italie”: “
La democrazia si
fonda sulla generalizzata cre-
denza nella ”uguaglianza mo-
rale” dei cittadini. Se si deci-
de di tracciare un confine fra
i moralmente degni (noi) e i
moralmente indegni (loro), la
democrazia è davvero a ri-
schio
”.
W
ILDO
B
IANCHI
PIERINA VISMARA († 7.11.2007)
AZZUPARDI BENNICI CONCETTA
EMMA BORADI
BOROMINI ELIDIO
FISICHELLA ALESSIO
MARTIGNONI ANDREA
GIARDIELLO CARLOTTA
ANZALDI ALESSANDRO
ANZALDI ANDREA
MOMENTI E NOMI
la “nostra anagrafe” dal 13 aprile 2008