Pagina 7 - Il Tassello

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NELLA SPIRITUALITA’
Tra le varie devozioni speciali di
San
Francesco
, il biografo Tommaso da Celano
segnala con ammirazione quella a Maria.
“Circondava di un amore indicibile la
Madre di Gesù
, perchè aveva reso nostro fra-
tello il Signore della Maestà. A suo onore can-
tava laudi particolari, innalzava preghiere,
offriva affetti tanti e tali che la lingua umana
non poteva esprimere”.
Nel “Saluto alla beata Vergine Maria”,
una breve composizione scritta da Francesco in
onore della Madonna, la loda col titolo di
“vergine fatta Chiesa”
, cioè dimora divina,
scelta e consacrata dall’intera Trinità nel gior-
no dell’annunciazione, quando, grazie all’azio-
ne dello Spirito Santo, il Padre ha dato vita al
Figlio, nel suo umile grembo.
Possiamo ben comprendere che France-
sco tenesse in grande considerazione la Vergi-
ne Maria: egli si riconosceva nel suo semplice
“sì” alla volontà di Dio.
Il
“sia fatta la tua volontà”
è stato sem-
pre il criterio di vita di san Francesco e può
diventare il criterio della vita di ogni cristiano,
sull’esempio di Maria. Deve scandire la gior-
nata dal mattino alla sera, il corso dell’anno e
tutta la vita e
diventare l’unica nostra preoc-
cupazione, perchè tutte le altre il Signore le
prende su di sè
.
Quanto spesso ci trasciniamo schiacciati
e chini sotto il peso di fatiche e doveri!
Impariamo invece a camminare con serenità
dando la mano a Dio, riponendo in Lui ogni
preoccupazione e speranza, senza affannarci
troppo per noi stessi e per il nostro futuro.
Questa è la base della
libertà e della
gioia dei figli di Dio
!
Come fare per imparare a fidarci di Lui,
anche quando la sua volontà non è così sempli-
ce da capire o da accettare?
“Per permeare la vita umana di vita divi-
na, non basta inginocchiarsi una volta all’an-
no davanti alla mangiatoia e lasciarsi prende-
re dall’incanto della notte santa!
Bisogna sta-
re in contatto con Dio per
tutta la vita
, ascoltare le
parole che Egli ha pro-
nunciato e metterle in pra-
tica. Prima di tutto biso-
gna pregare così come il
Salvatore ci ha insegnato
a fare, e ha continuamente
e pressantemente racco-
mandato.
“Chiedete e vi
sarà dato”
. E’ una sicura promessa di esaudi-
mento!”.
(Edith Stein)
Dalle parole della santa, ebrea convertita-
si al cattolicesimo, divenuta carmelitana e mor-
ta ad Auschwitz nel ’42, risulta chiaro che
è
necessario fare spazio al Salvatore Divino
,
affinchè possa trasformare la nostra vita nella
sua, ma dobbiamo avere il coraggio di riservar-
gli del tempo con costanza e una certa regolari-
tà: mezz’ora, un’ora al giorno o a giorni alterni
o come meglio riusciamo ad organizzarci.
E’ proprio una richiesta impossibile?
Se impareremo a “frequentarlo” con co-
stanza, diventeremo sempre più sensibili nel
discernere ciò che gli piace o gli dispiace...
Ancora Edith Stein:
“Se prima eravamo
tutto sommato molto contenti di noi, ora non
sempre sarà così: troveremo che molte cose
sono cattive e nei limiti del possibile le cam-
bieremo. Scopriremo alcune cose che non pos-
siamo ritenere belle e buone, e che pure risulta
tanto difficile cambiare... E’ così che diventia-
mo a poco a poco pazienti e indulgenti verso le
pagliuzze presenti negli occhi altrui, perchè
abbiamo da fare con la trave presente nei no-
stri.
Diventiamo, cioè, piccoli e umili...
Piccoli, umili, come Francesco, come
Maria; forse allora al Signore piacerà questa
nostra piccolezza e
deciderà di “invadere”
anche noi con il suo Santo Spirito
!
M
ARIA
L
UISA
PICCOLI E UMILI…
DOMENICA 25 MAGGIO 2008 ORE 21
PROCESSIONE CITTADINA DEL CORPUS DOMINI
A SACCONAGO