Pagina 8 - Il Tassello

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“Per ogni cosa c’è il suo tempo”…questa
frase mi sembra di averla già sentita!!
Ma basta un attimo per essere al posto
giusto, o forse in quello sbagliato, per assistere
ad un evento! Il destino gioca degli strani
scherzi! Cose inaspettate come il trillo di un
campanello, che ti fa correre e ti mette in agita-
zione e che diventa un susseguirsi d’emo-
zioni che ti catapultano in un’atmosfera
che ha dell’incredibile! Oppure, chiac-
chierando in compagnia, alzare gli oc-
chi nel buio della notte giusto
mezzo secondo dopo aver sentito
un’esclamazione di stupore e quin-
di per un soffio “non” riuscire a
vedere la stella cadente.
Certo la stella cadente, non cambia la vi-
ta, ma tante altre cose sì, o perlomeno ti fanno
riflettere.
Tante sono le cose che accadono lungo il
cammino della nostra storia, un intrecciarsi di
eventi belli e brutti. La vita è il nostro scenario
in cui lottiamo, speriamo e per fortuna incon-
triamo anche persone che amiamo. Dove c’è
sempre un tempo nuovo da vivere, da inventare
e da inseguire cercando di fare scelte alte e
concrete. A me viene spontaneo (e credo anche
agli altri) chiedere perdono per il tempo perso e
sprecato, a volte sembra di non sapersi organiz-
zare sufficientemente bene per arrivare a porta-
re a termine gli impegni. Presi da tutto que-
sto “da fare”... siamo “affaticati” sia fisica-
mente che nello spirito e a volte non sappia-
mo da dove ricominciare.
Come mi suggerisce un
amico, “perché non ricomincia-
re da Gesù?” Ed è vero! Anche
se è un momento particolare per noi,
Lui continua ad avere fiducia in noi. Perché
non ringraziarlo e lodarlo per questo Amore.
Ogni “instante” che ci “dona” è un tesoro
immenso, dobbiamo ricordarlo, per essere
“sempre pronti ad accoglierlo”, perché la vita
viene esclusivamente da Lui.
A
NTONELLA
SCRITTORI LIBERI
RICOMINCIARE DA…
O
GNI
PERSONA
UMANA
na-
sce debole ed è affidata all’-
accoglienza degli altri. Se so-
no un uomo in senso pieno
(intelligente e responsabile,
con fiducia nella vita e desi-
derio di amare) lo debbo alle
relazioni umane con tutti
quelli che mi hanno accolto e
amato. E’ in primo luogo la
famiglia ad essere costruita su
questo vincolo di solidarietà.
Nel caso di Eluana ci siamo
arresi; abbiamo rinunciato a
darle umanità. Abbiamo visto
la sua malattia così invalidan-
te e così lunga che abbiamo
detto “non ci riesco più a farla
essere umana, non voglio più”
solo che il senso della vita
non è una qualità attaccata ai
muscoli, è piuttosto un valore
legato ai vincoli umani e, per
chi crede, divini, che una per-
sona vive. Eluana perde quel
filo di vita che possedeva, ma
noi perdiamo qualcosa della
nostra umanità. Il mondo è
più freddo, adesso; la società
umana è più egoista. Non sia-
mo capaci di assicurare a E-
luana i legami di umanità che
rendono effettivo, attuale, il
suo potenziale di umanità. La
condanna di Eluana è in realtà
una accusa verso di noi; ci
dice che il nostro tasso di u-
manità è debole; che non sia-
mo capaci di affrontare vitto-
riosamente situazioni doloro-
se come queste; che chiedia-
mo alla morte di liberarci da
un peso che non riusciamo a
portare. Eluana sarà nelle ma-
ni del Signore che sono ricche
di misericordia, ma noi ci tro-
viamo consegnati a mani
Selezioni di don Peppino
TE DEUM LAUDAMUS
Noi ti lodiamo Dio,
Signore della vita,
perché nella vicenda
di Eluana ci hai fatto
capire cos’è la vita.
E’ la fede cristiana che
parla:
SCELTI PER VOI