Pagina 7 - Il Tassello

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SFERA DI CRISTALLO
Quando si apre il registro e si inizia il
rito dell’appello. Tra i tanti “
qui
”,“
ci sono
”,
mmm
”, e (il solito brillante) “
eccomi
!” ci si
dimentica sempre di nominarti. Eppure Tu sei
lì con noi in aula. Non hai un banco tutto tuo
anche se sarebbe bello dedicare in ogni classe
un banco a Dio.
Sì!, lasciare un banco apparentemente
vuoto ma, in realtà, pieno della tua presenza.
Sicuramente risponderesti all’appello con voce
tonante “
PRESENTE
! come sempre del resto
”.
Un banco che ricordi a tutti che ti sei donato a
noi e che speri ardentemente che, a nostra vol-
ta, amiamo te e il prossimo.
Ma se davvero lasciassimo un banco per
te si sentirebbe già riecheggiare in aula la criti-
ca del solito alunno razionalista/pragmatico che
afferma: “
come può dire
in realtà
prof.? se il
banco è vuoto e noi non vediamo niente c’è so-
lo il nulla, è solo un banco vuoto! Dai prof.
non ci racconti favolette che ormai siamo
grandi e non ci crediamo più!”
Si potrebbe ribattere in tanti modi all’af-
fermazione del sagace alunno ma forse la ri-
sposta migliore è dirgli: “
Hai proprio ragio-
ne!”,
perché certo Tu Signore non ti accontenti
di risiedere tra di noi (sarebbe poca cosa) ma
vuoi proprio stare di casa nel nostro cuore ed
accendere la fiamma dell’Amore di ognuno do-
nandoci un cuore grande, vero e libero. D’al-
tronde ci conosci bene visto che ci hai fatto a
tua immagine e somiglianza e quindi non pos-
siamo non riflettere qualcosa di te.
Si potrebbe aggiungere che è come se
Tu fossi il custode della fiamma che è accesa in
noi. Sei come il sacrestano di quella brace che
si riflette negli occhi dei nostri alunni e delle
nostre alunne che siano credenti o no, terribili
o adorabili, studiosi o fannulloni. Una brace su
cui noi adulti/docenti/formatori credenti siamo
chiamati molto umilmente a soffiare sapendo
che il fiato non arriva da noi ma sei Tu che ce
lo doni.
Allora grazie per le tante fiammelle che
incontriamo in classe e nei corridoi delle scuo-
le. Grazie perché anche a Natale cogli l’occa-
sione di rinvigorire la luce che intravediamo
negli occhi dei nostri ragazzi e delle nostre ra-
gazze, sia di chi ha una fiammella vivace e sia
di chi cerca (inutilmente) di spegnerla.
E quindi non resta che ringraziarti per la
scintilla che brilla nel cuore e nelle mente di
Caterina che ha falsificato il libretto delle
“giustifiche” per “scavallare” un po’ di scuola,
di Morena che da grande (è solo in Ia) vuole
fare l’insegnante di Religione, di Gianni che
vuole cambiare scuola perché è scoraggiato, di
Mariangela che non ha mai conosciuto suo pa-
dre perché è stata abbandonata e sta facendo
fatica a crescere, di Serena che – è vero – spes-
so si sistema le unghie in classe ma è sempre
attenta e sta riflettendo in chi credere, di Gio-
vanni che è certo di sapere tutto e di avere sem-
pre ragione ma ha un cuore grande; dei ragazzi
di Ia D che fanno sempre confusione e poi di-
cono “siamo fatti così”; di Elsa che lotta con
l’anoressia, di Flavia che è stata bocciata l’an-
no scorso e continua a non studiare, di Rebecca
che aspetta un figlio, di Mike che è arcistufo di
andare in chiesa ma non ha il coraggio di af-
frontare i suoi genitori, di Enrico che non è bat-
tezzato ma frequenta l’ora di Religione perché
“mi interessa” e di tutti gli altri che con le loro
vite
illuminano
.
Grazie per tutti loro, fa’ che il Santo Na-
tale sia l’occasione per scoprirti e riscoprire
l’amore che ci doni e la vera gioia del cuore.
I
L
TUO
(
NEL SENSO CHE
VORREI
APPARTENERTI
)
PROF
.
DI
R
ELIGIONE
C
ATTOLICA
Grazie Signore perché sei uno
dei pochi che risponde sempre
“presente” all’appello.
L’APPELLO