Pagina 14 - Il Tassello

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L’Avvento veste viola
Codici viola
“H
o fatto il test”. La voce dall’altra parte
dell’apparecchio aveva una sfumatura
stridula del tutto inusuale .
“Allora?”
“E’ positivo.”
“Ah! Arrivo subito”.
Il suono gracchiante del citofono la riscosse dai
suoi pensieri.
“Allora, come ti senti?”le chiese l’amica preoccu-
pata, entrando in casa.
“Bene…credo!” esclamò la Fulvia, lasciandosi an-
dare mollemente sul divano.
“Mi risultava fossi single…”commentò acida Ched-
donna . “Evidentemente mi sono persa qualcosa…
Ma si può sapere chi è il padre?” sbottò infine.
La Fulvia arrossì come non faceva da quando ave-
va tredici anni, poi mormorò :“Losplendido…”
“Come? Ho capito bene? Tu e..Losplendido?.. Ma
se hai sempre detto che era un fantoccio senza cer-
vello!”
“Può darsi, ma è così bello…”esclamò la Fulvia,
sognante.
“Glielo hai detto, almeno?” s’informò Cheddon-
na, scettica.
“Sì”
“E…”
“E lui mi ha detto che ha bisogno di riflettere, ed è
partito per il Brasile.”
“Ah…E tu come l’hai presa?”chiese Cheddonna,
improvvisamente pervasa da uno spirito di sorellanza
sicuramente più adatto alla situazione.
“Nell’attesa che torni ho svaligiato un negozio di
premaman. Sai, ci sono certe tutine viola che sono
un amore…In cromoterapia il viola rappresenta la
spiritualità e la capacità di raggiungere il divino attra-
verso la meditazione , ed è considerato il colore della
metamorfosi e della transizione, della magia, del mi-
stero e della suggestione…e poi è unisex, il che non
guasta!”rispose la Fulvia, facendo l’occhiolino.
“A proposito…hai già pensato al nome?”
“Se è maschio Ernesto o Pablo, oppure Fidél…”
“E se è femmina?” domandò Cheddonna, incu-
riosita.
“Violéta, naturalmente”.rispose la Fulvia.
Il telefonino di Cheddonna si mise a squillare con
insistenza.
“Pronto, Cheddonna?” disse Cheddolce con voce
tremante. “Sono al pronto soccorso… Pittibimbo ha
la febbre…Temo che abbia l’influenza A…
“Oh, santo cielo! Ma hai sentito la pediatra, la dot-
toressa Acchetti?” domandò Cheddonna, concitata.
“Non c’era tempo…Sono corsa qui immediata-
mente ed è più di un quarto d’ora che aspetto!”
“Da non credere! Ma quanto ha di febbre?” do-
mandò Cheddonna.
“Trentasette e sette! Gli hanno assegnato il codice
viola! Però qui nell’elenco ...bianco, giallo, rosso…
viola non lo vedo proprio… Chissà quanto ancora
dovremo aspettare!”sospirò.
“Lo so, cara, l’attesa è snervante. Cerca di resiste-
re…e tienimi informata, mi raccoman-
do!” esclamò Cheddonna, chiudendo la
conversazione.
E, dopo aver salutato la Fulvia, Ched-
donna corse a prendere Nonnanenna,
che era andata a confessarsi e attendeva
di essere riaccompagnata a casa.
In realtà la vecchina, assorta com’era
nel suo personale colloquio con il buon
Dio, non si era nemmeno accorta del ri-
tardo della nipote.
La chiesa era addobbata con i para-
menti tipici dell’Avvento e Cheddonna,
nel vedere quella profusione di viola non
poté fare a meno di esclamare, prenden-
do a braccetto una sconcertata Nonna-
Nenna: “Qualcuno dovrebbe dire al par-
roco che il viola ha i giorni contati! La
vera tendenza del momento è senz’altro
il verde!”
Chiara