Pagina 8 - Il Tassello

Versione HTML di base

8
Dopo la quarantena
Una miracolosa
giornata in montagna
E’ un periodo un po’ così,
il maltempo provoca già di
primo mattino infinite code
in tangenziale, e il nervosismo
cresce; quando non c’è il mal-
tempo ci sono gli incidenti o i
misteri del traffico a compli-
care le cose… arrivo al lavoro
già nero!!! Una volta lì la si-
tuazione non migliora, anzi…
La crisi economica ha colpito
anche la mia azienda, la Cas-
sa Integrazione è stata aperta
da alcuni mesi e ogni giorno ti
aspetti la lettera dove ti comu-
nicano i giorni in cui dovrai
stare a casa… con una netta
diminuzione dello stipendio
(alla faccia del tanto decanta-
to 80% dei soldi garantito…
Non ho ancora capito 80% di
cosa!!!) Non solo, l’umore dei
capi è pessimo, con le conse-
guenze che potete immagina-
re…
Così ho deciso: un giorno in
montagna a passeggiare con la
mia famiglia rilassandosi, sen-
za progetti, mete particolari
ecc… solo relax! Un occhio
alle previsioni del
tempo che danno
sole, sabato si
parte (già
perché alla
domen i ca
il turismo
a u m e n -
ta…) de-
stinazione
Macugna-
ga, non trop-
po distante,
non troppo affolla-
ta, sotto il Monte Rosa …de-
stinazione perfetta!!
Il solo avvicinarsi alla meta
ha iniziato a provocare in me
un cambiamento. Lo stress, il
lavoro? E’ già acqua passata!
Lascio la statale del Sem-
pione e mi immetto nella val-
le Anzasca; neve non ce n’è,
ormai siamo a marzo, man
mano che avanzo, però, si ini-
zia a vedere qualche sprazzo
di neve nelle zone più in om-
bra… la quota si alza, il Monte
Rosa ormai ci domina dal fon-
dovalle, gli sprazzi di neve au-
mentano sempre più, compa-
iono anche i famosi candelotti
di ghiaccio che pendono dalle
rocce, dai lati di piccole casca-
te…finché entro nella conca
di Macugnaga. Ormai sono a
quota 1.300 metri, la neve qui
è presente ovunque, è ancora
abbondante grazie alle nume-
rose nevicate di quest’inverno.
Arrivo fino alla fine della
strada, nel fondovalle, lascio
la macchina e finalmente pos-
so respirare a “pieni pol-
moni” e godermi
la mia giornata di
relax. Scia-
tori ormai
ce ne sono
veramen-
te pochi,
le poche
piste pre-
senti sono
quasi vuo-
te, non c’è
molta gente in
giro.
Lo spettacolo è stupefacen-
te: il cielo è blu senza tracce di
nuvole, il Monte Rosa ci domi-
na con la sua imponenza, i suoi
stupefacenti ghiacciai sono an-
cora più impressionanti per le
abbondanti nevicate, la neve è
ancora molta, i tetti delle case
ne sono interamente ricoper-
ti, con spessori che arrivano
al metro, anche se la stagione
inizia a farsi vedere. La neve
inizia a sciogliersi grazie alle
temperature sempre più miti, e
così tende ad assumere quella
forma caratteristica di enorme
meringa posata sul tetto, con
la superficie arrotondata che
sembra dover scivolare da un
momento all’altro, i comignoli
sono ancora più spettacolari,
spuntano dal tetto ricoperto
dal bianco manto e portano
sopra di loro uno spessore di
un metro di questa neve/me-
ringa…..
La neve, questa misteriosa
e affascinante sostanza….. un
fiocco di neve inizia a formarsi
quando il vapore acqueo con-
densa attorno a un granello di
polvere nelle nubi alte, anche
a 10.000 metri di quota. Il va-
pore si cristallizza, poi entrano
in gioco numerosi altri fattori
che determinano la forma del
fiocco stesso. La temperatura,
l’umidità, la velocità di caduta
sono alcuni di questi, che pos-
sono decidere se sarà un fiocco
a forma di stella o di colonni-
na, o a forma di disco, o una
combinazione di forme. Non
esistono due cristalli di neve