Pagina 6 - Il Tassello

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Nuove strade
C
ercare nuove strade è caratteristica umana;
anche quando la stra-
da vecchia è ancora
percorribile, emerge sempre
qualcuno che, sicuramente
rischiando, tenta il passag-
gio da un’altra parte, ma-
gari non più facile, ma cer-
tamente più attraente, fosse
solo per il fatto che da lì non
è mai passato nessuno… un
modo di cercare gloria im-
mortale insomma (questo è
particolarmente vero nell’al-
pinismo, dove la ricerca di
nuove vie sulle cime più im-
pegnative rappresenta una
sfida continua).
Per quanto la saggezza popolare storca il naso
(chi lascia la via vecchia per la nuova…) è inne-
gabile che senza un’iniezione di adrenalina ogni
tanto, la vita sarebbe proprio noiosa e prevedibile,
come quella di un membro di un gregge o di una
mandria: sempre la stessa identica pista per mi-
grare tutti gli anni, dalla nascita alla morte. D’al-
tronde è squisitamente umana la capacità e la vo-
lontà di compiere scoperte: se Cristoforo Colombo
fosse stato una pecora (sia
in senso reale che figurato),
l’America non sarebbe sta-
ta scoperta nel 1492.
E in cucina? Anche lì
occorre osare, tentare stra-
de nuove (nuovi ingredien-
ti, diversi modi di prepara-
zione), sperimentare gusti
nuovi, non fosse altro che
“…fatti non foste per viver
come bruti, ma per seguir
virtute e canoscenza” e an-
che quello culinario può es-
sere un campo di scoperte.
La ricetta proposta l’ho
chiamata “le farfalle del bosco vecchio” ed è una
ricetta che mi piace pensare di aver inventato in
un pomeriggio di umore nero, per tirarsi su di mo-
rale, con buoni risultati. Verosimilmente non ho
inventato niente, ma il pensarlo è esaltante…
Yuk, yuk e buon appetito da Pippo
Silvio
F
ARFALLE
DEL
BOSCO
VECCHIO
(
X
4)
Pasta farfalle 350 gr (secondo me è un formato che dà allegria)
Funghi freschi circa 250 gr (champignon certo, ma non solo!)
10-12 Asparagi verdi
Sale,pepe, olio q.b., una noce di burro.
Mondare ed affettare i funghi, metterli in una padella con un filo d’olio e cuocere coperto a
fuoco moderato per circa 10’ . Salare ed aggiungere gli asparagi fatti a pezzi, cuocere per
altri 10’; solo se necessario aggiungere un po’ d’acqua calda. Verso fine cottura aggiungere
la noce di burro e pepe macinato fresco. Far saltare la pasta cotta al dente e servire con
una generosa spolverata di formaggio grattugiato (consiglio toma di capra stagionata ma
va bene anche un pecorino o del parmigiano)
Si accompagna ad un calice di Riesling ben fresco.
…fatti non foste…
La cucina di Pippo