Pagina 10 - Il Tassello

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Le relazioni
Relazioni di pensieri
L
a nostra casa, il pianeta Terra, è la sede
in cui si instaurano relazioni che por-
tano inevitabilmente a delle modifiche
rispetto alle condizioni iniziali.
La comparsa dei primi esseri viventi ha de-
terminato una variazione della composizione
gassosa dell’atmosfera e la presenza dell’ossi-
geno in aere ha determinato lo sviluppo della
vita terrestre. L’interazione tra i viventi e l’am-
biente in cui essi vivono è al centro dell’ecolo-
gia, disciplina che si occupa proprio di tutte
queste relazioni.
L’ecologia ha storicamente sempre avuto
un interesse pratico per l’uomo. Nelle società
primitive, tutti gli individui per sopravvivere,
dovevano conoscere il loro ambiente, cioè le
forze della natura, le piante e gli animali che li
circondavano. La civiltà, infatti, cominciò con-
temporaneamente all’uso del fuoco e di altri
strumenti idonei alla modificazione dell’am-
biente.
Oggi le conquiste tecno-
logiche ci fanno sentire
sempre meno dipenden-
ti dall’ambiente natura-
le per le nostre necessità
quotidiane e soltanto de-
gli eventi catastrofici (terremoti, inondazioni,
trombe d’aria, frane) ci fanno ricordare la no-
stra dipendenza dalla natura. L’ecologia è una
disciplina integrativa che unisce processi fisici
e biologici e per comprenderla appieno servono
nozioni sulle differenti forme di vita, sui cicli
biogeochimici della materia e possedere una
buona preparazione anche di matematica. Eb-
bene la matematica rientra sempre, è la scienza
che fa da collante a tutte le altre; a volte anche
tra le persone si suole dire “bisogna prendere
le dovute misure”, ma alla fine le misure sono
matematiche e tutto rientra in un gioco di nu-
meri che sembra infinito.
Numero e infinito, due concetti presenti nel
nostro bagaglio culturale ma che non sono sem-
plici da spiegare e la storia lo dimostra: Aristo-
tele disse che esistono solo numeri finiti, poiché
solo le numerazione finite possono esserci note.
E per tutto il medioevo si sostenne quanto af-
fermato da Aristotele. È nel XVI secolo che il
problema dell’infinito fu nuo-
vamente affrontato: Galileo
Galilei riconobbe che il nu-
mero di tutti i numeri natu-
rali è infinito, tuttavia non
fu capace di dimostrare che
zie alla volontà di crescere e
migliorare, in una suc-
cessione di cambia-
menti e di rinascite.
Prendersi cura
della persona ama-
ta,
accoglierla,
condividere il cam-
mino fatto, ascolta-
re e parlarsi.
A volte tutto
questo può sem-
brare impossibile e
impensabile, ma non è così se in tutto questo
riconosciamo i nostri limiti e le nostre difficol-
tà. Ed è proprio partendo dai nostri limiti che
riusciremo a dare un nome alle cose, ai fatti,
alle paure, ai sogni, ai desideri.
Bisogna poi aggiungere momenti bui e di
stanca che si possono trovare sul cammino, l’
accettare di non essere capiti rimanendo co-
munque sempre a fianco di chi si ama, rispet-
tando i suoi tempi.
Imparare a stare al passo , non precedere e
non spingere avanti, ma adeguare il ritmo al
cammino di chi ci è accanto.
A volte serve fermarsi, sedersi, pensare,
ascoltarsi dentro, cercando di ritrovare il senso
e i motivi che ci hanno spinto a voler costruire
una relazione proprio con chi ora si fatica a
comprendere e capire.
Amare è dare tempo e fiducia, accettare an-
che i silenzi perché se accolti e amati, il dialogo
riprenderà.
Danila