Pagina 11 - Il Tassello

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Le relazioni
i numeri naturali dovessero essere tanti quanti
i numeri pari, pur essendo questi ultimi una
parte di tutti i possibili numeri naturali.
Nei secoli successivi il problema dell’infinito
fu alla base di intense ricerche che portarono
ad introdurre un nuovo concetto: il concetto di
insieme. Fu Georg Cantor, un matematico di
Leningrado, a proporlo e a definirlo in questo
modo: “Sotto questa denominazione di insieme
indico in generale ogni pluralità che si possa
pensare come -un tutto unico-, cioè ogni plu-
ralità che possa essere condotta, mediante una
certa legge, a formare –un tutto-”. Il concetto
di insieme permette di considerare degli oggetti
collettivamente e di esaminare se tra essi esisto-
no delle relazioni, cioè delle leggi che associano
oggetti ad altri oggetti. Stabilire delle relazioni
tra gli oggetti appartenenti ad un insieme vuol
dire capire come essi siano in qualche modo col-
legati tra loro, capire se esiste un criterio logico
per classificarli, ordinarli, catalogarli.
Quindi, dal punto di vista ecologico la Terra
è il nostro “tutto unico” in cui noi siamo una
parte della pluralità. Il nostro pianeta si è pla-
smato alla vita e tutti noi siamo strettamente
collegati a esso. Se le relazioni si alterano ine-
vitabilmente si hanno delle conseguenze posi-
tive o negative che sarebbe meglio prevedere
con studi di impatto ambientale. Dal punto di
vista Cristiano il nostro “tutto unico” è Dio Pa-
dre che si è relazionato con noi per mezzo di
Gesù. Tutti noi siamo pro-vocati, chiamati, dal
suo Amore senza misura, capace di giocare in
perdita per il bene del prossimo. Se vogliamo
essere un insieme, secondo Gesù, si deve oltre-
passare la matematica e amare all’infinito.
Giulia
La trasformazione...
L
a vita è fatta di relazioni: sono i rapporti
umani che ci uniscono agli altri e ci per-
mettono di condividere, comunicando e
ascoltando esperienze e sentimenti.
Alcune relazioni sono false, deludenti, con
tratti superficiali, dettate solo dell’interesse pro-
prio o dalla morbosa curiosità di farsi un po’
i fatti degli altri; ma voglio salvare e ricordare
quelle relazioni che vanno a toccare ed arric-
chire il cuore.
Relazioni sincere, durature, oppure che sor-
prendono per la loro trasformazione lungo il
tempo e i luoghi. Ci sono persone che abbiamo
sempre vicine e con loro possiamo esprimere più
spesso il nostro affetto, ma credo sia capitato
un po’ a tutti di fare incontri e
poi, per svariati motivi, di do-
ver salutare persone con cui si
ha avuto grande affiatamento.
C’è dispiacere nel dover inter-
rompere questo tipo di rappor-
to, perché sappiamo benissimo
che la frequenza non sarà più la
stessa e siamo convinti che ci si
vedrà molto poco o addirittura
non ci si vedrà più, per via di impegni diversi o
proprio per via della lontananza.
Questa parola: lontananza, incombe sui nos-
tri pensieri, è una pietra molto pesante sul cuore,
ma forse alla fine non è così distruttiva come
sembra, se riusciamo a trovare il lato positivo.
Anni fa, quando dovetti salutare un amico
per la sua partenza, mi disse che il nostro rap-
porto di amicizia non sarebbe finito, ma sarebbe
solo cambiato, ed aveva ragione! Mi stupisce e
mi rende felice, come si possa instaurare una
relazione più profonda e senza fronzoli, addirit-
tura rinforzata che va diritta all’essenziale che
fa spazio a una “bellezza” che non ha eguali,
che ha affondato le radici nell’animo. Sono
convinta che i rapporti debbano
essere costruiti sull’amore, che
abbiamo rispetto degli altri per
le loro opinioni e il loro modo
di essere, accogliendo con sen-
sibilità e sentimento...per arri-
vare a toccare nel cuore e nello
spirito dell’altro.
Antonella